Illegio, tolto il velo alla mostra “Oltre. In Viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini”
Ha ufficialmente aperto i battenti domenica la dodicesima mostra internazionale d’arte di Illegio «Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini», che rimarrà aperta fino a domenica 9 ottobre. Ad accogliere i numerosi ospiti ed il pubblico (circa 500 persone) nel Teatro Tenda di Illegio, dove alle 16.00 ha avuto inizio la cerimonia inaugurale, il presidente del Comitato di San Floriano, organizzatore della mostra, monsignor Angelo Zanello, e il curatore scientifico dell’esposizione, don Alessio Geretti. Tra le numerose autorità presenti sono intervenuti la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il vicepresidente Sergio Bolzonello, l’Assessore Regionale alla Cultura Gianni Torrenti, l’Arcivescovo di Udine, S.E. Mons. Andrea Bruno Mazzoccato, il Sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo. Intensi i cinque momenti riservati alla musica con il coro Jacobus Gallus di Trieste condotto dal M° Marco Sancin.
Debora Serracchiani ringraziando gli ideatori e la comunità tutta ha ricordato l’appoggio della Regione Friuli Venezia Giulia all’iniziativa e che “il tema di quest’anno, il l’idea viaggio, dell’oltre, dei cercatori è il tema giusto su cui confrontarci in questo spazio straordinariamente bello”. “Abbiamo fiducia nella Comunità di Illegio – ha sottolineato l’assessore Torrenti – che negli anni con queste mostre è riuscita a creare qualcosa di straordinario. La Regione crede in questa iniziativa e nella collaborazione tra diverse realtà, tra cui cultura, turismo ed economia, per ottenere buoni risultati nella promozione del territorio”.
Focus della mostra – come ha spiegato don Alessio, è il viaggio, come simbolo dell’insopprimibile desiderio dell’uomo di trovare il senso, di superare se stesso e di vivere pienamente la vita. Il titolo della mostra pone l’accento su cosa accade dentro l’uomo in viaggio, perché lì sta la chiave di volta della cultura occidentale antica e cristiana: inquietudine e ardore di conoscenza che spinge a superare i confini; spaesamento e violenza, che travolge e rende nomadi; certezza di una meta, che sta alla base dei cammini religiosi di Israele e dei pellegrinaggi medievali e odierni, metafora stessa della vita e della fede. In questo tempo di grandi migrazioni e di Giubileo straordinario, l’attualità degli spunti che la mostra offre è evidente.
“Facciamo un viaggio in questa mostra che dei viaggi parla perchè dei viaggi ha sempre parlato la migliore letteratura spirituale dell’umanità, la Sacra Scrittura, che racconta della fede come un viaggio – ha ricordato don Alessio. La mobilità interiore combacia con la vita spirituale; al contrario l’immobilismo interiore è l’esatto contrario della fede. Credere vuol dire mettersi in cammino.” Don Alessio ha ricordato che grazie a questa mostra – e come ogni anno – una decina di opere sono state restaurate proprio per consentirne trasporto ed esposizione fuori dalla sede abituale, dando così un prezioso supporto al patrimonio artistico italiano.
“Il Comitato di San Floriano presenta quest’anno un tema radicato nel nostro contesto sociale e umano: il viaggio – ha ricordato Mons. Angelo Zanello, presidente del Comitato. Parlare di esuli, deportati, pellegrini, significa anche ripresentare alla memoria il dramma dei nostri avi, di milioni di persone alla ricerca di pane e pace. Accanto alle chiavi di lettura artistiche ce ne sono altre: ad esempio quello delle migrazioni e della mobilità umana, sempre esistite ed ora più che mai attuali.” Ed è per questo che a «Oltre. In viaggio con cercatori, fuggitivi, pellegrini», tra le 38 giovani guide – la mostra si visita solo accompagnati – vi sono un profugo afgano ed un profugo pakistano, che hanno provato sulla propria pelle drammatiche situazioni di fughe ed offriranno accanto alle chiavi di lettura delle opere d’arte una testimoninaza e uno squarcio di vita vissuta.
A guidare i visitatori attraverso gli oltre quaranta dipinti su tela e su tavola compresi in un arco temporale di cinquecento anni – tra cui alcuni autentici capolavori -, suddivisi in 11 sale e in 5 sezioni tematiche, si alterneranno nei prossimi mesi 38 guide formate per l’occasione, indispensabili per comprendere il suggestivo percorso iconografico e per la profondità e l’attualità dei temi. Ritorneranno anche i laboratori per bambini e ragazzi a partire dai 4 anni, ogni sabato pomeriggio alle 16.00 e prenotabili via e-mail.
Le mostre di Illegio sono sempre frutto di impegno di tante persone, istituzioni e di un intero paese, Illegio, di una comunità, segno che un territorio si anima anche attraverso l’arte – come ha ricordato Dolores Iob, voce della comunità di Illegio intervenuta durante l’inaugurazione. La mostra è assolutamente da vedere. Non a caso, in questo antico borgo incastonato tra i monti della Carnia, di soli 360 abitanti, dal 2004 al 2015 grazie alle 11 mostre internazionali realizzate dal Comitato di San Floriano, sono transitati in questi anni oltre 250mila visitatori.
Partner istituzionali che sostengono in molte forme la mostra del Comitato sono: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Promoturismo FVG, la Fondazione CRUP e il Comune di Tolmezzo. E’ stato inoltre prezioso il contributo di Terna, Poste Italiane e Ferrovie dello Stato Italiane, e di altri sponsor.