Imprenditori in visita a Resia per parlare di scuola e di futuro
Road show istituzionale per alcuni imprenditori che, nei giorni scorsi, hanno fatto visita a Resia. Il suo sindaco, Anna Micelli, ha un sogno, o meglio un obiettivo concreto: realizzare una scuola in montagna come «strumento per la sopravvivenza delle rispettive comunità», perché «il volere mantenere la montagna friulana viva e abitata non può essere disgiunta dall’offerta scolastica», dice il sindaco.
Così desiderata dalle comunità locali, questa nuova costruzione ha già un nome, “La Scuola nel Parco”, a richiamare le radici di questa istituzione nel meraviglioso Parco delle Prealpi Giulie e della Riserva Biosfera Mab Unesco. L’intervento necessita di un finanziamento pari a 4,859 milioni. Un importo inferiore a quello che sarebbe necessario per mettere a norma antisismica e continuare a gestire e manutenere l’attuale polo scolastico di Resia, costruito subito dopo il terremoto per una popolazione scolastica che oggi non c’è più e rende la struttura sovradimensionata e onerosa.
“E’ un progetto questo che non può non andare a braccetto con i piani per l’auto a guida autonoma – sostiene Roberto Siagri, presidente del Carnia Industrial Park –. Una scuola in montagna, baricentrica, non solo per un comune, ma per più territori, necessita di servizi per il trasporto degli studenti efficienti e capillari. Quando l’auto guiderà da sola i bambini potranno essere trasportati a scuola dall’auto, senza nessuno che li accompagni. Un vantaggio incredibile, che potrà fare diventare le scuole in ambienti decentrati, ma ricchi di caratteristiche uniche legate alla natura come a Resia, competitive e pregne di stimoli. E l’auto a guida autonoma potrà essere un fatto concreto nel giro di dieci anni”.
Già Siagri aveva annunciato un percorso urbano, in montagna, per testare l’auto a guida autonoma. “Auto a guida autonoma, connessione di tutti i territori montani, creazione di una smart land a cui connettere servizi, questo può creare una area montana competitiva e forte”, conclude.
Marco Neopensi, amministratore delegato di Riel, azienda di Tavagnacco che si occupa di telecomunicazioni ed energia, conferma come ‘”ci stiamo impegnando per la connettività delle aree montane e noi siamo al servizio dei gestori per la posa delle reti. Molto è stato fatto ma tanto ancora deve essere ancora compiuto. Ovviamente, ad oggi, i territori non sono popolati a sufficienza per divenire competitivi alla luce di chi gestisce le infrastrutture. Contiamo poco, ma si possono fare passi in avanti per rendere attraente ed attrattivo un territorio periferico, come quello montano. In primis mettendo in rete e in connessione tutti i servizi”.
Tecnologia, connettività, servizi in rete: smart land, più in montagna che altrove, questo può essere il futuro. Tanto che a dimostrarsi interessato alla comunità di montagna che appartiene a Resia e alla sua valle è anche Alessandro Liani, guru in Europa, per l’intelligenza artificiale applicata ai sistemi di visione, con la sua Video Systems di Codroipo. “Fra non molto tempo la nostra quotidianità sarà permeata di intelligenza artificiale, già il nostro cellulare ne è ricco – afferma -. Solo con la tecnologia, anche avanzata, potremo salvare e rendere competitivi i nostri territori montani”.
“Il nostro è un obiettivo lungimirante, ovvero una nuova scuola, all’interno di una smart land connessa con tutti i suoi servizi – spiega Anna Micelli –. Non possiamo però che puntare in alto per rendere competitiva la montagna, perché non si spopoli e piuttosto divenga faro e nuova opportunità di vita per chi vuole una qualità nella propria esistenza, diversa da prima, come la pandemia ci ha insegnato”.