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In 150 a Gemona per le “Giornate FAI d’autunno”

Ha raccolto tanto entusiasmo l’ottava delle “Giornate FAI d’Autunno”, con numerosi partecipanti che hanno apprezzato le 21 visite straordinarie nelle 7 località oggetto delle aperture in Friuli Venezia Giulia tra sabato 12 e domenica 13 ottobre: Cormons, Pasiano di Pordenone, Martignacco, San Pietro al Natisone, Gemona del Friuli, Sedegliano e Trieste.
Ben 10.260 le visite nei beni che i volontari dei Gruppi FAI Giovani, delle Delegazioni e dei Gruppi hanno proposto, grazie alla disponibilità di privati e Istituzioni.
Nel dettaglio: 4.000 le presenze tra tutti gli 8 siti aperti nel Comune di Pasiano di Pordenone all’interno dell’itinerario “Ville Venete e curiose sorprese”, 3.000 quelle a Martignacco nei 3 beni parte del percorso “Appena fuori città tra parchi e ville a Martignacco”, 1.000 a Trieste nei tre luoghi assiemati dall’itinerario “Viaggio tra le vicende storiche delle dimore del Borgo Giuseppino”, 900 a Villa Locatelli nella Tenuta di Angoris a Cormons, 1.000 nei due siti del percorso “I tesori nascosti di Gradisca di Sedegliano” a Sedegliano, 210 a San Pietro al Natisone lungo l’itinerario “La Slavia veneta (o friulana): una realtà da riscoprire” e 150 a Gemona del Friuli nei due beni del percorso “Il Cima ritrovato: la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie” e “I tesori di Palazzo Elti”.
In particolare i singoli beni più visitati sono stati: Villa Gozzi nella frazione di Visinale di Pasiano di Pordenone, Villa Italia nella frazione di Torreano a Martignacco e Villa Locatelli nella Tenuta di Angoris a Cormons.
“Il risultato più importante sono i sorrisi che vediamo nei partecipanti alle Giornate di Autunno del Fondo Ambiente Italiano: gli occhi sognanti dei più piccoli, gli sguardi curiosi degli adulti, i volti soddisfatti dei proprietari dei beni e dei responsabili delle Istituzioni che li hanno “prestati” al FAI per questo speciale fine settimana – ha dichiarato Tiziana Sandrinelli, presidente regionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia – Come le Giornate FAI di Primavera, anche quelle di Autunno dimostrano che tanti cittadini e numerosi turisti sono sempre più appassionati del ricco patrimonio storico, artistico e ambientale del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un pubblico  trasversale, di varie età, composto da persone desiderose di conoscere meglio ciò che le circonda e che anche grazie a quest’iniziativa sono più consapevoli di vivere in un Paese incredibile, a tratti fragile ma ricco di risorse. Il FAI è da sempre convinto che la bellezza architettonica, artistica e ambientale sia il vero tesoro dell’Italia, qualcosa che nessun altro Paese potrà mai copiare. Un patrimonio di cui tutti devono pertanto essere più consapevoli e che se messo ulteriormente a sistema, può davvero essere un driver di crescita, non solo culturale ma anche economica, per il benessere dell’Italia”.
“Un caloroso ringraziamento ai Gruppi FAI Giovani di Trieste, Pordenone, Udine e Gorizia, alle Delegazioni FAI di Trieste, Pordenone, Udine e Gorizia, ai Gruppi FAI di Spilimbergo, Cividale e Gemona del Friuli, agli infaticabili volontari e agli apprendisti ciceroni, che con la loro preziosa opera hanno contribuito in maniera determinante a far scoprire e riscoprire luoghi e atmosfere della nostra regione – ha poi proseguito la presidente – Grazie davvero anche a tutti coloro che con le loro offerte e le iscrizioni al FAI, hanno compreso l’importanza di sostenere la nostra Fondazione nell’opera di tutela e salvaguardia del patrimonio, ai negozi che hanno ospitato nelle loro vetrine i materiali del FAI e alle associazioni che hanno collaborato con la nostra Fondazione”.