In Fvg i mezzi pubblici rimangono a capienza intera
Per il trasporto pubblico locale del Friuli Venezia Giulia sono prorogati fino al 31 agosto i provvedimenti entrati in vigore lo scorso 26 giugno, che prevedevano la cessazione delle limitazioni resesi necessarie per contenere la diffusione del Coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Sul territorio regionale è quindi possibile sfruttare tutti i posti a sedere a disposizione dei passeggeri all’interno dei mezzi. Lo ha confermato l’ordinanza contingibile e urgente di Protezione civile (la numero 24), firmata oggi dal Governatore del Friuli Venezia Giulia.
Rimane in vigore il mantenimento dell’obbligo di utilizzo di sistemi di protezione individuale anche bordo di mezzi e le altre disposizioni contenute nel Dpcm dell’11 giugno e nelle ordinanza 19 del 26 giugno 2020 e 23 del 31 luglio 2020, ed è confermata la possibilità di occupazione del 100 per cento dei posti a sedere e in piedi a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale automobilistico (urbano ed extraurbano), ferroviario e marittimo, compresi i servizi transfrontalieri, nonché a bordo di mezzi utilizzati per servizi di trasporto non di linea compresi Ncc, taxi e quelli svolti mediante autobus, oltreché negli impianti del trasporto pubblico funiviario (funivie, funicolari e seggiovie). Le aziende fornitrici dei servizi sono tenute a fornire un’efficace informazione e a vigilare sul corretto utilizzo delle mascherine a bordo dei mezzi.
La decisione è stata assunta sulla base dell’evoluzione dell’epidemia in Friuli Venezia Giulia e del costante incremento della domanda di servizi di trasporto collegata alla ripresa delle attività economiche e al conseguente movimento dei pendolari, nonché alla ripresa dell’attività turistica.
Le disposizioni dell’ordinanza valgono solo per il territorio del Friuli Venezia Giulia; quindi nel caso di viaggi che interessino anche altre regioni, devono essere osservate le disposizioni in vigore nei singoli territori. A tal proposito, sui mezzi di trasporto che prevedono percorrenze rilevanti, le quali superano i confini regionali, come i convogli ferroviari interregionali rimangono quindi in vigore le limitazioni emanate dal Governo, che prevedono un’occupazione massima del 50% dei posti per garantire il distanziamento di almeno un metro tra i viaggiatori.