In Val Pesarina uno sguardo alle letterature di confine
Paolo Rumiz, Angelo Floramo, Paolo Patui. Sono solo tre dei nomi che quest’anno parteciperanno alla nuova edizione di “Estensioni. Dentro le letterature di confine”, in programma dal 5 al 7 luglio, in Val Pesarina. Gli organizzatori hanno strutturato un programma che attraverso incontri con l’autore, passeggiate, musica, letture e laboratori, cercherà di rispondere alla domanda: “Quando cade un confine?”. La questione è complessa, multiforme e dinamica «ed è per questo che creare un percorso attorno a una tematica così attuale può rappresentare un tempo buono per fermarsi e tentare di raccontare un territorio, una comunità e, più in grande, un pezzo di mondo, senza cadere in facili semplificazioni e con angolature originali. Provare a fare ciò, unendo la bellezza della Val Pesarina, la natura, il cammino, l’enogastronomia, le eccellenze e l’ospitalità di una comunità, crediamo sia la cifra di questo Festival, posto alla periferia, ma che ha l’ambizione di essere microcosmo da cui guardare le cose che succedono attorno e forse anche noi stessi. Perché alla fine un confine cade, forse, quando prima di tutto crollano i pregiudizi che si radicano, quando viene meno l’indifferenza e quando ognuno di noi osi pensarsi anche altro e altrove», hanno sottolineato, in occasione della conferenza stampa di presentazione della terza edizione, Simone Ciprian e Mauro Daltin, dell’associazione culturale Bottega Errante, che ancora una volta cura la direzione artistica del progetto, realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Fondazione Friuli, Comune di Prato Carnico e Pro Loco Val Pesarina.
«Estensioni è un festival discreto che entra in punta di piedi nella valle del tempo che però è senza tempo – ha dichiarato il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini -. Questa armonia, tra eventi e ambiente e tra laboratori e tradizioni, consente di creare il giusto clima affinché le persone possano riflettere sui temi posti sul tavolo. Quello di quest’anno è di forte attualità, perché i confini non sono soltanto quelli per cui si combatte e uccide o quelli che rappresentano un ostacolo sul nostro cammino. Sono anche quelli che ognuno di noi ha nella testa e auguro, appunto, che l’edizione di quest’anno di Estensioni li possa mettere in discussione. Mi complimento quindi con gli organizzatori per l’impegno che stanno portando avanti per far conoscere a un pubblico il più eterogeneo possibile questa splendida vallata». ha commentato Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli.
Presente nella sede dell’Associazione culturale Bottega Errante, anche Erica Gonano, sindaca di Prato Carnico che ha spiegato: «Siamo entusiasti di poter continuare questa collaborazione con Bottega Errante e di ospitare la terza edizione del Festival Estensioni. Non vediamo l’ora che arrivi il primo fine settimana di luglio per poterci nuovamente immergere negli eventi culturali in programma e che saranno ambientati (come ormai è consuetudine) nei luoghi più suggestivi della nostra Valle. Una valle un po’ confinata ma, che per la sua storia, ha saputo aprirsi all’Europa e al mondo. Quindi il luogo ideale per ospitare questa rassegna. Speriamo di incontrarvi numerosi. Sarà un piacere ospitarvi nella nostra comunità, con passo lento e con la voglia di farvi scoprire il nostro territorio e le nostre tradizioni. Per noi sarà l’occasione di affrontare temi di attualità, ma anche di interagire e scambiarci opinioni, visioni e crescere».
VENERDÍ 5 LUGLIO – L’inaugurazione della terza edizione sarà affidata a Paolo Rumiz: il 5 luglio, alle 18, nella piazza della canonica di Pesariis (in caso di maltempo all’auditorium di Pieria). Uomo di frontiera che ha sempre osservato, scritto, vissuto lungo i bordi dell’Europa, mettendola al centro della sua analisi, a Estensioni dialogherà con la giornalista Anna Piuzzi, raccontando “La rotta per Lepanto”, un viaggio in barca che racconta il senso profondo di un’Europa fatta di genti diverse. A seguire, alle 21, Angelo Floramo e Paolo Patui parleranno de “L’utopia necessaria”, secondo loro, moderni Don Chisciotte e Sancho Panza, mantenere in vita piccole e grandi aspirazioni è un passo necessario per la conservazione dell’umanità.
SABATO 6 LUGLIO – Sarà invece la passeggiata lungo il “Troi dai Salvadis” ad aprire la giornata di sabato 6 luglio (ritrovo alle 8.30 in piazza del Campanile di Prato). Il percorso si sviluppa lungo sentieri e strade forestali a nord di Prato Carnico tra i borghi di Prico, Luch e Coi. Alle 11, in piazzetta a Prico (possibilità di un servizio navetta dal campanile di Prato Carnico dalle 10.15), ci sarà “Capire il confine” incontro con Giustina Selvelli, in dialogo con Martina Napolitano. Sarà la riflessione di un’antropologa che sovrappone la sua biografia personale, intima e soggettiva, alla storia della frontiera, delle genti che la abitano, delle politiche che la fanno sparire e poi riemergere a seconda dei casi. Alle 10 e alle 11.30, invece, in località Chiampeas 7 ci sarà “L’arte di fare i clavicembali”, una visita guidata dai fratelli Leita e al loro laboratorio (iscrizioni: 043369420 oppure info@comune.prato-carnico.ud.it). Alle 14.30 e alle 17 è possibile visitare la Chiesa di San Canciano Martire, a Prato, assieme ad Annalisa Cleva e, a Osais, la Chiesa di San Leonardo accompagnati da Giacomino Troian: dei gioielli dell’arte sacra in Val Pesarina. La giornata proseguirà nel pomeriggio con “Balkan Football Club”, alle 15.30, a Prato, in piazzetta della Fontana (in caso di maltempo all’auditorium di Pieria), dove è in programma l’incontro con Gianni Galleri, in dialogo con Andrea Visentin. Sarà il racconto di dieci anni di viaggi tra Bulgaria, Romania, Albania ed ex Jugoslavia sulle tracce di vicende e di episodi poco conosciuti che hanno fatto la storia di quelle terre. Alle 17.30, a Prato, in piazzetta della Fontana, sarà la volta di “Vini e confini”, un’analisi della parola “confine” attraverso i racconti di alcuni protagonisti del vino tra Friuli e Slovenia (Robert Princic e Matjaž Četrtič, in dialogo con Diana Candusso) che si concluderà con una degustazione. La seconda giornata di Festival si chiuderà all’auditorium di Pieria, alle 21, con “Il canto della terra” racconti e musica dal vivo con Sybell e Doadi Lamo.
DOMENICA 7 LUGLIO – Torna anche quest’anno la camminata agli Stavoli di Orias, uno dei luoghi più belli della Val Pesarina. La partenza è prevista dal ponte di Pieria alle 8.30. È proprio agli Stavoli che, alle 11, si terrà l’incontro con Paolo Costa, in dialogo con Daniele Zongaro, intitolato “L’arte dell’essenziale”: un’escursione filosofica tra prati, vette, ghiaioni e boschi (attivo servizio bus navetta dall’ampio parcheggio di Fuina a partire dalle 10).
Sempre alla 11, al parco giochi d Prato, ci sarà “Cosa c’è nella tua valigia?”, un laboratorio creativo (dai 5 anni), a cura di Damatrà onlus, dove ognuno potrà giocare a costruire una speciale “valigia”.
Alle 15.30 nella piazzetta di Pradumbli, Erika Adami con Paola Del Negro e Maria Teresa Bortoluzzi parlerà di “Feminis furlanis fuartis”: storie di donne friulane del presente, a vario titolo impegnate nella vita economica, sociale e culturale e accomunate dalla “forza” espressa nel perseguire la propria realizzazione.
Alle 17.30, a Pesariis, nella sala frazionale, è invece in programma “Segni di confine”, un appuntamento (a cura della Fondazione Štěpán Zavřel) per raccontare le suggestioni dei giovani illustratori che hanno abitato la Valle durante i giorni del Festival e presentarne i lavori.
A chiudere questa edizione sarà la “Festa di confine”, un evento conviviale (dalle 18 a Pesariis) dedicato a tutta la comunità, agli ospiti, a chi ha frequentato la valle durante i giorni del Festival. Musica, assaggi, vini in collaborazione con le attività commerciali e la Pro Loco Val Pesarina per condividere, salutarsi e darsi un arrivederci al prossimo anno.