Inaugurata la scuola unica primaria di Buja, accoglierà 350 bambini
“Inaugurare oggi un plesso scolastico che potrà riunire tutti i bambini delle scuole primarie della comunità bujese in un’unica struttura ampia, spaziosa e ben curata è un orgoglio in più per gli amministratori pubblici perché la difficile situazione della pandemia non ha impedito che una volta ottenuti i fondi i lavori del cantiere procedessero spediti”.
Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla cerimonia organizzata dal Comune di Buja per inaugurare ufficialmente a tre anni dall’avvio del cantiere di adeguamento antisismico, efficientamento energetico e ampliamento degli spazi della scuola primaria, che riunirà in un unico edificio tutti i bambini delle scuole elementari che fino a oggi erano dislocati nei plessi di Avilla, Madonna e nella stessa Collosomano.
Assieme agli assessori alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti e alle Finanze Barbara Zilli, intervenuti alla cerimonia assieme fra gli altri al vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e al sindaco Stefano Bergagna, il governatore ha sottolineato come la Regione abbia dato ottima prova impegnandosi ad allocare risorse per la ristrutturazione di una scuola, perché investire nella formazione e nelle strutture che accolgono le giovani generazioni significa puntare dalle fondamenta nella crescita delle risorse umane del Paese, ai cittadini futuri.
Il ringraziamento di Fedriga è andato agli amministratori locali, ma anche al corpo docente, ai genitori per aver saputo reagire al meglio nel momento più duro: è grazie alla coesione di tutto il sistema – ha sottolineato – se il Friuli Venezia Giulia oggi può mostrare i migliori indicatori economici a livello nazionale.
A ricordare l’iter che ha portato l’Amministrazione regionale a poter garantire l’ultima tranche di finanziamento da 800mila euro, fondamentale per la conclusione dei lavori anche nelle aree esterne, è stato Pizzimenti, mentre Zilli ha rimarcato che scegliere di fare un investimento del genere consente una unica, accogliente e moderna “casa per i piccoli studenti”, anche simbolicamente un passo decisivo per accrescere il senso di identità di una comunità.
Tre piani, una palestra, una mensa con cucina, impianto di riscaldamento a risparmio energetico, una biblioteca con vista panoramica, una sala polifunzionale nel sottotetto, 15 aule per tre sezioni più le speciali, il raddoppio di Collosomano, realizzato dall’impresa Iti di Modena, è un iter iniziato una decina di anni fa. L’esigenza di ridurre da tre a un unico plesso era stata manifestata nel 2013 dalla Commissione per la riqualificazione del polo scolastico: realizzato con risorse derivanti dal Miur e per metà dalla Regione per un totale di 5 milioni e mezzo di euro si tratta, ha ricordato il sindaco Bergagna, della più grande opera pubblica realizzata a Buja nel post terremoto. A settembre saranno circa 350 gli alunni che potranno fruirne.