VIDEO – Inaugurati a Fusine i nuovi uffici della Kito Weissenfels
“Il risultato odierno è un’opportunità non solo per Tarvisio e la nostra montagna, ma è anche una dimostrazione per mettere in luce l’efficienza del sistema Paese ed in particolare di quello del Friuli Venezia Giulia. È un esempio che permette ai grandi investitori di guardare con fiducia e interesse all’Italia rispetto ad un racconto troppe volte lontano dalla realtà di innovazione e di pragmatismo che insiste nel nostro Paese”.
Così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga intervenuto, con l’assessore regionale con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, all’inaugurazione dei nuovi uffici della Kito Weissenfels, azienda del Gruppo Crosby, a Fusine. Presenti all’inaugurazione anche il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini, il sindaco di Tarvisio Renzo Zanette, il direttore generale della Protezione Civile Fvg Amedeo Aristei, l’amministratore delegato della Kito Weissenfels Raffele Fantelli, il presidente del Gruppo KitoCrosby Yoshio Kito e l’amministratore delegato Robert Desel.
Fedriga ha sottolineato l’importanza della cooperazione e ringraziato la multinazionale per la scelta di investire in Friuli Venezia Giulia. “Le tensioni che esistono a livello globale – ha commentato il governatore – evidenziano la necessità di collaborazione fra le grandi realtà democratiche per creare opportunità per i nostri cittadini e i nostri Paesi. Il risultato odierno lo dimostra”.
L’assessore Riccardi ha espresso soddisfazione per l’importante passo compiuto con cui “mettiamo in sicurezza un’azienda storica e soprattutto i posti di lavoro la cui valenza, in montagna, vale doppio. La lunga storia di questo sito industriale prosegue grazie ad un gruppo internazionale che ha deciso di investire in quest’area ma anche grazie alle scelte fatte e difese davanti a prese di posizione ideologiche. Sono convinto che l’alleanza fra pubblico e privato rappresenti una scelta strategica come si evince oggi”.
Riccardi ha confermato poi la scelta di coinvolgere la Protezione civile regionale nel percorso di riqualificazione: “davanti alla necessità di raggiungere risultati certi in tempi ravvicinati confermo la bontà della scelta, se questa organizzazione non se ne fosse occupata, il risultato non sarebbe stato raggiunto”.
Grazie al decreto regionale del 28 ottobre 2021, la Protezione civile del Fvg ha infatti compartecipato alla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza del complesso industriale denominato “ex Weissenfels” di Fusine. L’intervento ha riguardato un primo tassello con la riconversione dell’ex mensa aziendale in nuovi uffici. La posizione adiacente all’ingresso e la dimensione del fabbricato dell’ex mensa hanno portato a valutare ottimale la scelta di eseguire un intervento di messa in sicurezza per il trasferimento degli uffici, evitando altresì la necessità di edificare un nuovo corpo. I nuovi uffici possono ospitare circa 25 dipendenti, con degli spazi per il personale esterno, sala riunioni e vani dedicati alla direzione. Kito Weissenfels fa parte del Gruppo KitoCrosby ed è specializzata nella produzione di catene e accessori per il sollevamento, con una tradizione di oltre 500 anni. L’esperienza maturata in ambito metallurgico e metalmeccanico sono solo alcuni dei fattori che hanno portato i prodotti a raggiungere un elevato livello di eccellenza. L’ex Weissenfels fu acquisita dalla Kito corporation nel 2016 e con la sua acquisizione da parte del fondo americano Kkr nel febbraio 2023, l’ex Weisenfels è entrata nel Gruppo KitoCrosby.
“In montagna, ogni posto di lavoro creato in più ha un valore altissimo – afferma Mazzolini-. La Kito Weissenfels è una azienda storica della Valcanale e questi lavori sono positivi per tutti. Ho sostenuto con forza l’investimento regionale per la messa in sicurezza del sito produttivo e il rinnovamento degli uffici della Kito, che è l’unica attività industriale rimasta nel Tarvisiano e dà lavoro a più di 100 persone. È importante il sostegno, perché questa azienda non può usufruire dei contributi dei distretti industriali”.