Inaugurato il nuovo centro smistamento GLS di Amaro
“L’apertura della nuova sede della GLS ad Amaro rappresenta un’ulteriore opportunità per il rilancio della Carnia e della montagna friulana, perché consentirà alle aziende e al tessuto economico-produttivo delle vallate di fruire di un servizio rapido di spedizione e consegna delle merci, al passo con le attese e con le esigenze di una società le cui abitudini sono state cambiate dalla pandemia”.
Lo hanno evidenziato gli assessori regionali alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e alla montagna, Stefano Zannier, e alle Finanze, Barbara Zilli, intervenendo nella zona industriale di Amaro all’inaugurazione del nuovo punto di raccolta e smistamento delle merci della GLS, una Compagnia multinazionale di trasporto e spedizione che nel Friuli Venezia Giulia ha consolidato la propria attività nel pordenonese e nell’ex provincia di Udine, e ora mira a rafforzare la propria presenza nell’area montana.
La nuova sede, ricavata nell’ex attività di commercio carni Larice, una realtà storica della Carnia, è stata realizzata anche grazie agli strumenti previsti dagli incentivi all’insediamento, che sono stati ulteriormente rafforzati nella nuova legge SviluppoImpresa con una specifica attenzione agli investimenti produttivi nelle zone montane.
“L’inaugurazione di oggi – ha sottolineato Bini – è un chiaro esempio di come la politica di attrazione e sostegno agli investimenti messa in campo dall’Amministrazione regionale stia funzionando, e di come la sinergia pubblico-privato sia determinante nel rafforzare la competitività e il rilancio dei nostri siti produttivi”.
“Disporre di un punto di ricezione e smistamento merci come quello di Amaro della GLS – ha precisato Zannier – rende un servizio valido non solo alla popolazione ma anche alle categorie economiche che hanno sede e operano nella zona montana”.
L’assessore regionale Zilli ha infine ricordato il ruolo svolto nell’investimento della GLS ad Amaro da Carnia Industrial Park, mettendo in luce quanto “la montagna possa ergersi a protagonista dello sviluppo del tessuto economico produttivo dell’intero Friuli Venezia Giulia: un processo che è in atto grazie all’impegno dell’Amministrazione regionale, come testimoniato dagli interventi già messi in campo e in quelli che verranno varati con la prossima Legge di stabilità”.