Inaugurato l’Anno Accademico dell’Università a Udine
“L’università è il luogo dove riflettere assieme per costruire il futuro e la Regione ha il compito di cogliere il contributo che l’alta formazione può e deve dare per la crescita della nostra società”. Con queste parole, l’assessore regionale all’Università, Loredana Panariti, è intervenuta alla cerimonia inaugurale del 39. anno accademico dell’Università di Udine, svoltasi nell’aula magna di piazzale Kolbe.
Panariti ha posto l’accento sul metodo di condivisione, trasparente e aperto, tra la Regione e il mondo universitario del Friuli Venezia Giulia che è valso a rafforzare un sistema universitario unico regionale. Un sistema al quale l’Amministrazione conferma il proprio sostegno, nella consapevolezza del ruolo che gli atenei svolgono per la formazione e a vantaggio della ricerca e dell’innovazione.
In particolare, secondo Panariti, l’ateneo udinese, che com’è stato detto nel corso della cerimonia è l’unico in Italia a essere stato istituito per volontà popolare con un referendum indetto sull’onda della ripresa dalla tragedia del terremoto del 1976, opera in stretta relazione con il territorio.
Anche per questo, ha soggiunto l’assessore, il rapporto tra la Regione e l’università è cruciale perché l’ateneo, che dimostra di essere al passo con le esigenze del territorio, è un luogo di sviluppo in quanto dal confronto con il territorio nasce l’innovazione.
Panariti ha quindi evidenziato gli elementi positivi dell’azione dell’Università di Udine che trova riscontro nei traguardi raggiunti dai suoi studenti, nella terra d’origine e nel mondo, e nelle ricadute economiche dirette frutto delle sinergie con il mondo istituzionale e con quello economico.
Sinergie e risultati che dimostrano come l’ateneo sia un luogo di confronto attuale, capace di orientarsi verso le nuove esigenze della società e in grado di valorizzare il metodo della ricerca. Ed è proprio sulla didattica, sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico che la Regione investe al di là degli stanziamenti di sostegno che, per il 2017, saranno pari a 4,4 milioni di euro, gli stessi dello scorso anno ai quali si aggiungeranno i finanziamenti per le infrastrutture di ricerca.
Tra le novità annunciate da Panariti, il sostegno a corsi formativi professionalizzanti che verrà assicurato attraverso fondi comunitari. Nel contempo, la Regione sta puntando a finanziare tirocini attraverso i centri per l’impiego e partecipa a pieno titolo alla strategia per la specializzazione intelligente.
La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016-17 era stata aperta dal rettore Alberto Felice De Toni che ha fornito la fotografia dello stato dell’arte dell’Università di Udine dove, al 31 ottobre, risultavano immatricolati 4.267 nuovi studenti, ovvero il 4,84 per cento in più rispetto all’anno precedente. Complessivamente, all’Università di Udine sono iscritti attualmente 15.381 studenti, vi operano 648 fra docenti e ricercatori, 524 tecnici e amministrativi, 32 collaboratori ed esperti linguistici, 234 dottorandi di ricerca, 353 specializzandi, 126 assegnisti di ricerca.
L’offerta didattica è costituita da 36 corsi di laurea triennali, 32 magistrali, 4 a ciclo unico, 15 dottorati di ricerca, 15 master universitari, 31 scuole di specializzazione e 1 scuola superiore.
L’ateneo è presente, oltre che a Udine, anche a Pordenone, Gorizia e Gemona e concorre con la Regione alla gestione dell’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, struttura regionale di rilievo nazionale e di alta specializzazione.