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Infiltrazioni e lavori all’Ospedale di Gemona, la Direzione dell’AAS 3 fa chiarezza

Dopo le richieste sollevate dall’interrogazione del consigliere comunale gemonese Andrea Palese e rilanciate da diversi esponenti politici locali, rispetto alla questione delle infiltrazioni nel tetto del Presidio Ospedaliero per la Salute di Gemona, la direzione generale dell’AAS n.3 ha emesso una nota di chiarimento:

CRONISTORIA INTERVENTI SULLA COPERTURA DEL POS DI GEMONA

  • Il fabbricato ospitante il POS di Gemona, costruito dopo gli eventi sismici del 1976, ha ottenuto l’agibilità dal Comune di Gemona nel 1989
  • Il tetto dell’edificio è piatto, e il manto a protezione degli agenti atmosferici in teli di PVC già nei primi anni ’90, ed in diversi punti, presentava cedimenti che causavano infiltrazioni di acque meteoriche; per i primi anni si procedeva alla riparazione per punti (sigillatura) a cura del servizio interno di manutenzione
  • Nel 1996 veniva incaricato un professionista per la stesura del progetto di riqualificazione di parte della copertura (circa 9.000 mq) per una spesa complessiva di lire italiane 1.000.000.000 (un miliardo). I lavori venivano iniziati nel 1999, ed il certificato di regolare esecuzione veniva emesso nel 2000.
  • Nel 1999 veniva incaricato un professionista per dare seguito alla riqualificazione della copertura di ulteriori 1.200 mq circa, per una spesa complessiva di lire italiane 184.300.000. I lavori venivano iniziati nel 2000, ed il certificato di regolare esecuzione veniva emesso nel 2002.
  • Nel 2008 venivano riscontrati i primi cedimenti del nuovo manto in corrispondenza delle giunzioni dei lucernai e dei rialzi perimetrali ricoperti da scossaline.               Le riparazioni straordinarie sono avvenute con la ditta di manutenzione per un costo sostenuto di euro 4.736,32
  • Nel 2009 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice per riparazioni sulla copertura in corrispondenza dei cupolini hanno avuto  un costo complessivo di Euro 1.455,19.
  • Nel 2011 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per riparazioni del manto di copertura  e quelli relativi al ripristino dei danni  provocati dalle infiltrazioni nei locali sottostanti hanno avuto un costo complessivo di Euro 14.562,76.
  • Nel 2012 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per riparazioni del manto di copertura  hanno  avuto un costo complessivo di Euro 15.374,49
  • Nel 2013 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per riparazioni sulla copertura  e quelli relativi al ripristino dei danni  provocati dalle infiltrazioni nei locali sottostanti hanno avuto un costo complessivo di Euro 18.137,93.
  • Nel 2014 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per riparazioni sulla copertura  e quelli relativi al ripristino dei danni  provocati dalle infiltrazioni nei locali sottostanti  hanno avuto un costo complessivo di Euro 10.180,13
  • Nel 2015 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per  il ripristino dei danni  provocati dalle infiltrazioni nei locali sottostanti  hanno avuto un costo complessivo di Euro 3.230,19.
  • Nel 2016 gli interventi straordinari eseguiti dalla ditta manutentrice  per  il ripristino dei danni  provocati dalle infiltrazioni nei locali sottostanti  hanno avuto un costo complessivo di Euro 2.568,27

 

INTERVENTI MESSI IN ATTO DALLA AMMINISTRAZIONE DELL’AZIENDA SANITARIA

A fronte di questa situazione, nel 2013 in relazione:

  • alle gravi problematiche da sempre presenti sulla copertura piana del fabbricato ospedaliero  di Gemona esistite sin dalla sua costruzione
  • ai vari interventi radicali eseguiti   per mantenere l’aspetto architettonico iniziale (copertura piana), che di fatto non hanno dato riscontro adeguato e duraturo (massimo 10 anni )
  • alla necessità di dare soluzione definitiva alle cause delle infiltrazioni con l’avvio della realizzazione di una nuova copertura a falde inclinate

si iniziava a pensare di realizzare una nuova copertura per l’edificio, diversa, a falde inclinate.

L’Amministrazione affidava quindi la progettazione di un primo stralcio che prevedeva la costruzione di una copertura inclinata per circa 3.500 mq nella “piastra” ospitante i servizi ambulatoriali, laboratorio, fisioterapia, dialisi, pronto di primo intervento.

Previa approvazione dei progetti da parte degli organi superiori, e l’espletamento delle procedure di gara, in data 13.03.2017 sono stati iniziati i lavori del primo stralcio che comporteranno un impegno di spesa di euro 600.000,00.

Sempre nel 2017, con decreto n° 63 del Direttore Generale dell’AAS 3 è stata approvata la modifica del programma degli investimenti per l’anno 2017 ove è previsto un ulteriore importo di 600.000,00 per il rifacimento di una ulteriore porzione della copertura nei prossimi anni.

“Il problema dunque è ampiamente noto a chi si preoccupa del Presidio Ospedaliero per la Salute di Gemona” dice il dott. Benetollo “e risale fino all’origine dell’edificio; è stato in tutti questi anni gestito dalle varie amministrazioni che si sono succedute; al momento i problemi non sono certo maggiori che in passato”.

“Gli interventi messi in atto da questa Amministrazione stanno realizzando una soluzione definitiva, senza clamori e senza guardare al passato, ma cercando seriamente – con il lavoro quotidiano – di lavorare su quello che abbiamo ricevuto e lasciarlo in condizioni migliori a chi verrà dopo”.

Oltre al problema delle infiltrazioni (forse perché ci si sta ormai avvicinando ad un periodo “caldo” non solo ddal punto di vista meteorologico) nelle ultime settimane c’è stato chi si è preoccupato di segnalare che nel POS di Gemona manca l’elisuperficie, e che ci sono alcune sale d’attesa non condizionate.

Si coglie l’occasione per ricordare quanto da questa e dalle precedenti Amministrazioni sanitarie è già stato più volte evidenziato, ossia che il POS di Gemona abbisogna di una serie di interventi, legati in parte all’età dell’edificio, in parte alle modifiche normative che si sono succedute, in parte ad esigenze di confort che ora vengono richieste a differenza di quanto avveniva in passato.

A fronte di tutte queste esigenze, già nel PAL del 2016, a suo tempo presentato alla Conferenza dei Sindaci, l’Azienda ha individuato gli interventi di messa a norma necessari per il Presidio Ospedaliero per la Salute di Gemona, che prevedono tra l’altro:

  • 1° stralcio messa a norma antincendio (compartimentazione ed anello impianto antincendio con relativo gruppo di pressurizzazione): 700.000 € (alta priorità)
  • 2° stralcio rifacimento copertura: 600.000 € (alta priorità)
  • centrali di trattamento aria: 850.000 € (alta priorità)
  • adeguamento funzionale secondo criteri di accreditamento: 950.000 € (alta priorità)
  • 2° stralcio adeguamento antincendio (completamento compartimentazioni e adeguamento vie di esodo): 700.000 € (media priorità)
  • adeguamento linee e quadri elettrici: 000 € (media priorità)
  • 1° lotto adeguamento antisismico: 3.800.000 € (media priorità)
  • adeguamento capannone: 350.000 € (minore priorità)

“Sulla base di queste valutazioni, l’Azienda sta ricercando le relative coperture economiche, evidentemente ingenti, pianificando gli interventi su base poliennale, e programmando i lavori secondo criteri di priorità che devono tener conto di valutazioni tecniche serie e non estemporanee” conclude il dott. Benetollo.

 

Un pensiero su “Infiltrazioni e lavori all’Ospedale di Gemona, la Direzione dell’AAS 3 fa chiarezza

  • La risposta puntuale dell’Azienda sanitaria mostra con numeri alla mano quanto pretestuose e strumentali fossero le critiche sollevate dal consigliere Palese e dalla pletora di politici locali a caccia di un po’ di facile fama. Perché l’efficiente Palese non era così solerte nel denunciare le infiltrazioni quando in Regione governava il centrodestra visto che il problema dura da decenni? E perché l’attento consigliere comunale non si prodiga altrettanto per le ‘inondazioni’ che colpiscono la piscina comunale, perfino nei locali per cui il Comune paga al gestore dell’immobile ingenti somme per ospitare le attività della facoltà di scienze motorie?

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