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Juri Cisotti passa al FCSB, la squadra calcistica più titolata della Romania

di BRUNO TAVOSANIS

Nuova avventura, la più intrigante della carriera, per Juri Cisotti.
Dopo tre stagioni e mezza il tolmezzino lascia l’Otelul Galati, del quale era un idolo dei tifosi, per giocare nel FCSB, la squadra rumena più titolata avendo vinto 27 campionati (l’ultimo la scorsa primavera), 23 coppe e 7 supercoppe nazionali, oltre alla Coppa dei Campioni 1986 (la futura Champions League) e, nello stesso anno, alla Supercoppa Europea. Molti di questi trofei sono stati conquistati quando si chiamava Steaua.

Il benvenuto del FCSB a Juri Cisotti

Una gran bella soddisfazione, quindi, per Cisotti, arrivato all’Otelul quando militava nella terza serie della Romania e contribuendo da grandissimo protagonista a portarla in due anni nella Superlega (la Serie A). Nella scorsa stagione ha anche sfiorato l’opportunità di sollevare da capitano la Coppa di Romania, essendo l’Otelul arrivata in finale. Da un paio d’anni Cisotti è considerato uno dei migliori giocatori del campionato (53 partite e 12 gol per lui) e la chiamata del FCSB lo conferma.
Il trentunenne cresciuto nell’Illegiana prima di passare al Donatello, che indosserà la maglia numero 31, ha firmato oggi il contratto e dopo la conferenza stampa andrà a Antalya, in Turchia, dove la squadra si trova in ritiro in attesa della ripartenza del campionato, prevista fra due settimane.
Al termine dell’andata il FCSB attualmente è in testa alla classifica assieme all’Universitatea Cluj, ma ci sono ben cinque squadre in tre punti.

Da sottolineare che l’Otelul lo ha ringraziato in un articolo intitolato “Grazie mille Juri Cisotti!“, in cui fra l’altro si legge: “Juri resterà sempre nel cuore rosso-bianco-blu. Si è guadagnato il diritto di rappresentare una pietra miliare nella storia del nostro club, lo ricorderemo come uno dei grandi capitani dell’Otelul”.
E il carnico in un commento sul profilo social della squadra di Galati ha scritto: “Voglio ringraziare tutti per avermi fatto sentire così amato e apprezzato. È stata una grande esperienza, che non dimenticherò mai”.