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Greta Pinzani esordisce a 17 anni nella Coppa del Mondo di combinata nordica

di BRUNO TAVOSANIS

Questo è un fine settimana speciale per Greta Pinzani, che non ancora diciottenne esordisce nella Coppa del Mondo di combinata nordica, circuito che al femminile è nato solo due anni fa, di conseguenza diventa la prima friulana in grado di accedervi: «E la cosa non potrebbe rendermi più fiera, pur sapendo che ciò comporta anche una grande responsabilità – afferma la tarvisiana -. Cercherò di dare il meglio per dimostrare che anche il Friuli c’è».

Greta Pinzani

Greta prosegue così la dinastia della famiglia Pinzani: nonno Riccardo è un autentico simbolo dello sci nordico regionale, papà Simone ha partecipato alle Olimpiadi di Lillehammer ’94 proprio nella combinata, zio Carlo ha preso parte a prove di Coppa del Mondo nel salto. C’è anche la sorella minore Erika, già nel giro azzurro del salto, ma ferma in questa stagione a causa di un infortunio al gomito. Il primo approccio alla Coppa non è esattamente a due passi: a Otepaa, in Estonia, oggi era in programma il provisional competition round (il salto che viene preso in considerazione se per qualunque motivo non si può utilizzare il trampolino nel giorno della gara), poi annullato causa condizioni meteo avverse, domani è in programma la prova a squadre mista, sabato la mass start, domenica la gundersen.
«L’obiettivo Coppa del Mondo era nel mirino, visto che si tratta di una tappa importante cui ambire nel percorso sportivo di ogni atleta, ma non mi aspettavo che questa opportunità arrivasse così presto, ritenevo più probabile accadesse a fine stagione – racconta Greta -. Quando mi è stata comunicata la notizia ho provato un misto tra grande gioia e un senso di timore dovuto al prestigio che una competizione come questa porta con sé».

La ragazza cresciuta in quell’autentica fucina di campioni (in varie discipline) che è lo Sci Cai Monte Lussari, con il quale è attualmente tesserata, è conscia delle sue possibilità in queste prime uscite: «Non ho grandi aspettative di risultato, ma certamente questa è un’esperienza che potrà tornarmi utile in futuro, perché mi auguro di frequentare spesso la Cdm. Non voglio avere obiettivi irraggiungibili, preferisco focalizzarmi sul dare il meglio di me».

Per quanto riguarda l’attuale condizione, Pinzani dice: «Sinceramente non saprei cosa rispondere. Nel senso che sul fondo piano piano sto migliorando, invece per quanto riguarda il salto ci sono alti e bassi: potrei fare una prova discreta ma anche sbagliare tutto. Ciò mi consente di rendermi conto del cospicuo lavoro che devo ancora fare e il confronto con le migliori combinatiste del circuito sarà molto utile in questo senso».

Finora Greta si è cimentata in competizioni che, per organizzazione e pubblico presente, sono ben diverse dalla Coppa del Mondo: «Vero, ma per quanto l’atmosfera circostante possa essere diversa, la mentalità con cui affronterò questa competizione sarà sempre la stessa», commenta.

E papà Simone che dice? «Mi ha detto di prendere questa gara come un’utile esperienza ma rimanendo realista – risponde Greta -. Ha aggiunto di vestirmi pesante, perché a Otepaa fa freddo».