Cacitti attacca Tondo sulla benzina agevolata
Continua la polemica sui destini dello sconto carburanti in Friuli Venezia Giulia, ma stavolta si disputa tutta all’interno del centro-destra. E soprattutto tra due esponenti che hanno condiviso moltissimo nella precedente legislatura regionale e de da tempo hanno raffreddato i loro rapporti.
Alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni dai consiglieri regionali di Autonomia Responsabile Renzo Tondo e Roberto Revelant, arriva infatti la replica di Luigi Cacitti, segretario di Forza Italia per l’Alto Friuli: “Riguardo lo sconto sui carburanti con specifico riferimento alle procedure attuate dalla provincia autonoma di Bolzano – scrive Cacitti -penso poter affermare che sia desiderio di molti concittadini rifarsi alle norme speciali usate a Bolzano e nella sua Provincia, ma non solo per quanto attiene il costo del carburante ma anche per quanto concerne l’aspetto energetico, la gestione delle risorse locali, tra queste la gestione della risorsa idrica e le specifiche norme a tutela dei residenti e delle varie ditte locali. L’occasione per fare questo importante passo avanti l’ex governatore del PDL Renzo Tondo lo ha avuta, quando proprio a Manzano veniva annunciata la volontà di creare un partito regionale federale”.
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“Idea purtroppo subito dopo abbandonata – fa notare l’ex consigliere regionale di FI – favorendo la creazione di una semplice ed ulteriore lista “autonomista” solo di nome, composta sicuramente da alcuni validi personaggi ma purtroppo anche da tanti anti berlusconiani e da qualche velina di troppo. Oggi Tondo, assieme al consigliere Revelant dai banchi dell’opposizione propone un modello Bolzano e nel frattempo per l’ennesima volta suggerisce di togliere forse l’unico, reale e tangibile elemento di autonomia attuato da questa regione negli ultimi dieci anni, che è lo sconto sul carburante”.
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“Forse i due esponenti di Autonomia responsabile non si sono accorti che oggi ci sono persone che non hanno la possibilità economica di andare a fare un pieno in Carinzia o nella vicina Slovenia e tanto meno di acquistare nel frattempo sigarette o alimentari vari -rileva ancora Cacitti – ma devono accontentarsi di fare un rifornimento a malapena di 10, 20 euro. Inoltre i due esponenti di A.R. probabilmente non hanno potuto o voluto verificare quanto questo provvedimento abbia giovato non solo per le casse regionali ma anche in termini occupazionali nel settore di distribuzione. La motivazione della loro posizione è sempre la stessa, mettere i soldi destinati allo sconto carburante sul lavoro, obbiettivo sicuramente lungimirante ma riduttivo se attuato eliminando un beneficio già esistente a favore dei cittadini, tipico gioco delle scatole cinesi“.
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“Cosa più seria e politicamente sostenibile sarebbe invece sbloccare almeno in parte quei lavori pubblici fermi a causa del patto di stabilità – aggiunge Cacitti – che solo nell’Alto Friuli ammontano al doppio dei soldi messi in campo dalla regione per lo sconto sulla benzina. Pur non condividendo molte delle scelte fatte fino ad oggi da questa maggioranza regionale, a partire dalla riforma sanitaria fino ad arrivare alla tanto discussa riforma degli enti locali, spero caldamente che la presidente Serracchiani con l’aiuto dei nostri consiglieri regionali e parlamentari, riesca non solo a difendere l’autonomia di questa regione ma finalmente a valorizzarla e sfruttarla a favore della nostra comunità regionale”.