La Casa della Comunità di Gemona aprirà nel 2026
“Lo stato di avanzamento delle progettualità previste per il presidio di Gemona del Friuli e per il Distretto sociosanitario del Gemonese, Val Canale, Canal del Ferro, sta procedendo in linea con le tempistiche del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per l’apertura della prevista Casa della comunità hub del presidio di Gemona, sono necessari circa 315 giorni di lavoro con termine di attivazione per marzo 2026 ed è in fase di sottoscrizione il contratto specifico per la realizzazione delle opere. L’iter procede anche per trasferire le attività aziendali del dipartimento di Prevenzione e dei Servizi sociali nell’edificio dell’ex Agenzia delle entrate di via Liruti a Gemona. L’immobile è stato acquisito a dicembre dell’anno scorso e ora è in corso di predisposizione il documento di indirizzo alla progettazione per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di riqualificazione”.
Lo ha indicato l’assessore regionale alla Salute, Politiche sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi, nell’incontro di ieri organizzato proprio per far conoscere ai sindaci dei Comuni dell’ambito territoriale del Gemonese, Val Canale e Canal del Ferro a che punto è l’iter dei progetti per il territorio, in attuazione del Pnrr.
Presenti all’incontro, che si è tenuto nella aula Lodolo dell’ospedale di Gemona, fra gli altri, anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc) Denis Caporale.
È prevista una Casa della comunità (risorse stanziate con Pnrr pari a 1.489.395 euro) con la riorganizzazione e l’implementazione degli spazi ambulatoriali e assistenziali all’interno dell’ospedale gemonese e la realizzazione di degenze per cure intermedie al secondo piano. Fra gli obiettivi di programmazione regionale anche la riqualificazione del terzo piano con attivazione, sempre nel presidio ospedaliero specializzato (Pos), della riabilitazione dell’Istituto di medicina fisica e riabilitativa Gervasutta con 34 posti di riabilitazione e, al primo piano, invece, gli spogliatoi per il personale. I lavori di adeguamento impiantistico, antincendio e riqualificazione funzionale del 1° lotto sono stati consegnati alla ditta incaricata lo scorso aprile e sono attualmente in corso. L’investimento è pari a 3.830.000 di euro e l’ultimazione dei lavori è prevista a giugno del prossimo anno. Ulteriori finanziamenti regionali per la riqualificazione del comprensorio ammontano a 5.505.189 di euro.
L’incontro ha poi dato conto dei lavori in corso per il rifacimento della copertura per il poliambulatorio di Tarvisio (197.100 euro) e della Casa di comunità hub che troverà collocazione all’interno dello stesso poliambulatorio (risorse stanziate con Pnrr pari a 1.489.395 euro) in circa 238 giorni di lavoro con apertura entro marzo 2026. Infine, si è dato conto degli interventi di manutenzione straordinaria sui punti salute Pontebba e Moggio Udinese con un finanziamento regionale per obiettivi Pnrr pari a 57.692,31 euro.