La Civica Biblioteca Glemonense pronta alla riapertura
Entro la fine della prossima settimana la Civica Biblioteca Glemonense di Gemona riaprirà i battenti. Ciò avverrà con le modalità che verrano rese note non appena sarà completata la predisposizione, in tutti gli edifici comunali aperti al pubblico, delle misure volte a garantire la massima sicurezza di utenti e operatori ma, a premiare l’attesa dei suoi numerosi e affezionati lettori, ci saranno tante novità, da subito disponibili per il prestito.
“Nonostante la chiusura al pubblico – informa l’assessore alla cultura Flavia Virilli -, la biblioteca ha continuato a lavorare sia sui nuovi acquisti che su vari progetti, anche in qualità di biblioteca capofila di quella bellissima realtà che è il “Sistema bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale 2.0”, come quello che lo scorso anno è stato finanziato dal “Ministero per i beni e le attività culturali e per il Turismo”, che ha voluto valorizzare le peculiarità del territorio montano di confine sul quale il sistema incide, caratterizzato da specificità storiche, culturali e ambientali uniche”. Con il contributo ricevuto, ogni biblioteca ha potuto specializzarsi su una tematica specifica acquistando dei volumi: Gemona del Friuli si è concentrata sullo sport, al fine di offrire un approfondimento culturale legato al più ampio progetto “Sportland”; Resia sugli usi e i costumi del popoli, in considerazione della ricchezza delle sue tradizioni; Resiutta, che fin dall’antichità è stata luogo di sosta e di passaggio, sul viaggio; Artegna, in ragione della presenza di molti artisti locali, ha privilegiato musica e pittura; Tarvisio, terra di confine, ha scelto le montagne; Chiusaforte, dove è cresciuto, tra gli altri, anche Pierluigi Cappello, la poesia; Montenars, costellata di boschi, ha puntato sul legno; Trasaghis, lambita dal fiume Tagliamento e ospitando il lago di Cavazzo, ha scelto testi sull’acqua; Pontebba, confine di Stato con l’Impero Austro-ungarico, ha privilegiato il tema della Grande Guerra; Venzone, cittadella perfettamente ricostruita, il Medioevo; Bordano, con la sua Casa delle Farfalle, il microcosmo e infine Moggio Udinese, riconosciuto tra i siti di interesse comunitario, la biodiversità. “Questa scelta – sottolinea Virilli – a inizio 2020 aveva già fornito risultati interessanti, considerato che i dati dei libri sono fruibili online, con richieste di prestito interbibliotecario che sono arrivate anche da fuori Regione”.
La biblioteca di Gemona, inoltre, sia nel 2018 che nel 2019 è stata fornita dal “Centro per la salute del Bambino” di materiali librari inseriti nel progetto “Nessuno escluso”, promosso dalla Regione FVG all’interno del più ampio progetto di lettura “Leggiamo 0-18”: in particolare, nel 2019, si sono aggiunti libri per bambini in lingua albanese, rumena, araba, inglese, francese, spagnola e anche cinese, che hanno permesso di allestire uno scaffale multiculturale per contribuire a un’offerta di integrazione degli alunni stranieri e delle loro famiglie.