La Comunità di montagna Canal del Ferro e Val Canale apre l’Ufficio sviluppo
La Comunità di montagna Canal del Ferro e Val Canale sempre più dedicata alla sua mission, ovverocreare e gestire opportunità di sviluppo per un territorio che, nel suo complesso, conta otto comuni per 10mila abitanti e un territorio montano vastissimo. L’ente ha deciso infatti di aprire al suo interno l’Ufficio sviluppo, che conta già un dipendente di categoria D e un neoassunto di categoria C, quest’ultimo un giovane che ha al suo attivo anche il Master dell’Università di Udine dedicato all’innovazione dei sistemi agrosilvopastorali della montagna. A queste forze si aggiunge il rapporto di collaborazione che la Comunità ha siglato con il manager Massimo Fuccaro, originario di Chiusaforte, tra l’altro già direttore della Net. In prospettiva dovrebbe aggiungersi un ulteriore addetto.
«In sintonia con la legge istitutiva dell’ente, abbiamo voluto rafforzare un servizio che già esisteva – spiega il presidente della Comunità Ivan Buzzi, sindaco di Pontebba –, con la prospettiva di dare una spinta importante allo sviluppo di quest’area». Ampie le competenze del neo Ufficio: «Recuperare e gestire i fondi per le Aree interne, occuparsi di bandi e di risorse anche di origine Ue, sviluppare progetti di sviluppo sovracomunali, solo per fare qualche esempio – dettaglia Buzzi -. La Comunità svolge sempre più un ruolo di collante tra gli enti locali del territorio, supportandoli nelle funzioni comunali e contribuendo a costruire uno sguardo collettivo per il futuro delle nostre valli».
Un domani che la Comunità ha già delineato in questi primi anni di vita con il Piano di Sviluppo che è stato redatto con l’apporto di tutti i Comuni aderenti e un numero consistente di stakeholder, soggetti a vario titolo operanti nell’area e portatori di interesse.
«Abbiamo investito già parecchio a favore del turismo sostenibile con lo sviluppo delle piste ciclabili – esemplifica ancora Buzzi – e sulla transizione ecologica, efficientando edifici di proprietà comunale o della Comunità e implementando il fotovoltaico e l’idroelettrico».
Ora un passo ulteriore, partendo da un fattore imprescindibile: per concretizzare le idee e i progetti, ci vogliono risorse umane competenti e capaci di garantire continuità e sistematicità nell’affrontare iter burocratici e cantieri. «L’Ufficio per lo sviluppo interpreta questa precondizione, partiamo con due dipendenti e una collaborazione, ma puntiamo ad aggiungere una terza persona stabile», conclude Buzzi, che guarda con rinnovata energia alla capacità di intervento della Comunità, anche grazie all’azione dell’amministrazione regionale volta a favorire la gestione consociata delle competenze comunali proprio attraverso questo ente.
(nella foto Ivan Buzzi)