La Gemonatletica ha vinto la 57esima edizione della Staffetta Tre Rifugi
Una vittoria che aspettavano da sempre e alla quale lavoravano con una carica particolare dall’anno scorso, da quando un infortunio al terzo frazionista li aveva fatti scendere dal primo posto nelle prime due frazioni al quarto finale. Quest’anno invece non c’è stato modo per nessuno di fermarli. La Gemonatletica ha vinto la 57esima edizione della Staffetta Tre Rifugi, ed è una vittoria storica, una prima volta in assoluto nel lungo albo d’oro della storica gara internazionale di corsa in montagna organizzata dall’Unione Sportiva Collina. Dietro a loro, ancora una volta seconda e terza, le squadre B e A della Slovenia, come nel 2018.
Ancora un successo estero invece nella classifica femminile, con le fortissime britanniche sul gradino più alto del podio per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni.
I numeri da record – In 140 si sono presentati al via a Collina, un record assoluto di partecipazione per la gara, con 420 atleti a sfidarsi sui sentieri che collegano nel complesso di Monte Coglians i Tre Rifugi che danno il nome alla gara: Tolazzi, Lambertenghi Romanin e Marinelli.
13 i km percorsi da ogni squadra, suddivisi nelle tre frazioni (salita, attraversata e discesa) e racchiusi tra i 1233 metri slm di Collina e i 2197 metri slm di Passo Sella, nel cuore del sentiero Spinotti.
Migliaia gli spettatori che si sono dati appuntamento in paese o sugli splendidi sentieri del massiccio del Coglians per tifare e godersi uno spettacolo agonistico di altissimo livello.
La gara maschile – Combattuta la prima frazione, con tanti specialisti della salita a darsi battaglia. A completare per primo i 4,5 che da Collina portano su fino al Volaja è stato Tiziano Moia (Gemonatletica). Dietro a lui per soli 10’’ Max Nicholls (Lazio Atletica Leggera), a 30’ il ceco Jan Janu e sempre dentro il minuto l’azzurro dello skiroll Micheal Galassi (Timaucleulis) e Miran Cvet (Slovenia B). Nella seconda frazione, i 3,8 km dell’affascinante e tecnico sentiero Spinotti, si rifà sotto per il podio la squadra A della Slovenia con Luka Kovacic, ma resta in testa la Gemonatletica con Giulio Simonetti, che anzi riesce a incrementare il vantaggio sulla Repubblica Ceca e a far partire dal Marinelli con un discreto cuscinetto Andrea Fadi, che lo scorso anno corse rallentato da un infortunio dell’ultimo minuto. Corrono gli sloveni dietro, scavalcano la Repubblica Ceca, puntano Andrea che però tiene e si presenta solo al Tolazzi, solo in mezzo al tifo della Staipo da Canobio dove l’asfalto ti uccide le gambe e solo alla curva oltre la quale si apre quello stadio a cielo aperto che diventa il centro di Collina in questa giornata. E’ un tripudio per lui. Taglia il nastro con gli occhi sbarrati e stringe i pugni mentre tutti lo abbracciano, emozionati dai suoi occhi lucidi.
1h16’10’’ il tempo finale della Gemonatletica. 1’10’’ dopo arriva Gasper Bregar (Slovenia B), seguito a 20’’ da Matic Plaznik per la Slovenia A che ha recuperato dopo una prima frazione inferiore alle attese.
Chiude quarta la Repubblica Ceca e al quinto posto la Timaucleulis di Micheal Galassi, Mirco Romanin e Federico Bitussi. Sesta la Tornado di Lorenzo Cagnati, Gabriele Bacchion e Roberto Cassol, mentre chiude settima l’Aldo Moro Paluzza di Paolo Lazzara, Marco Marcuzzi e Sergij Mukhidinov. Per la società del presidente Andrea Di Centa tre staffette nelle prime quindici posizioni.
La gara femminile – Tra le trenta iscritte i favori del pronostico erano tutti per la Gran Bretagna che in squadra A aveva Emmie Collinge (terzo miglior tempo di sempre in salita nel 2015) e in discesa la già campionessa del mondo di corsa in montagna lunghe distanze Charlotte Morgan, primatista in questa frazione con il tempo incredibile di 18’11’’. Prima frazionista della squadra B invece l’attuale leader della classifica di Coppa del Mondo di corsa in montagna Sarah Mc Cormack.
L’hanno spuntata le prime con il tempo finale di 1h30’51’’. Seconda la squadra A della Slovenia con Mojca Koligar, Barbara Trunkeli e Ana Cufer, protagonista di una grande frazione finale con la quale ha superato l’altra formazione britannica.
La sfida per il quarto e quinto posto è stata tutta locale, tra la Timaucleulis e l’Aldo Moro. Alla fine l’hanno vinta le seconde: inizialmente dietro con Martina De Silvestro preceduta da Carla Spangaro, hanno tenuto con Dimitra Theocaris sulla nazionale di fondo Cristina Pittin e nel finale compiuto il sorpasso decisivo con Paola Romanin, in una sfida eterna e coinvolgente con Luigina Menean.
Le curiosità – 225. E’ l’età complessiva della squadra più esperta di questa edizione, l’Edelweiss di Villa Santina, che ha corso con Aldo Plazzotta classe 1944, Mario Soravito classe 1939 e Giacomo Varnerin classe 1949.
Due le squadre composte da atleti con lo stesso cognome. Si tratta dell’Atletica Zoldo che ha chiuso al decimo posto con Elia, Elis e Isacco Costa e della Polisportiva Montereale formata da Giacomo Tommaso e Max Debiasio.
Gli organizzatori – Grande soddisfazione per l’Unione Sportiva del presidente Ottavio Toch: “E’ stata una grande edizione sia a livello tecnico che di partecipazione. Siamo sempre più internazionali ma al tempo stesso un appuntamento imperdibile anche per gli atleti di casa nostra ed è questo il mix che speriamo ci caratterizzi anche nelle edizioni che verranno”.
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