La Genealogia della Legione Carabinieri FVG rivive grazie allo Scriptorium di Ragogna
Dal Colonnello Carlo Brunero (1919-1920) ad oggi, sono ben 39 i Comandanti della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia che compaiono nell’Albero Genealogico realizzato dallo Scriptorium Foroiuliense – Scuola Italiana Amanuensi e consegnato oggi nelle mani dell’attuale Comandante, il Generale di Brigata dott. Vincenzo Procacci, nella suggestiva cornice del Castello di Ragogna, dove l’associazione nata quattro anni fa ha la propria sede, l’Opificio Librorum con annessa l’Officina del Libro Antico.
“Per i nostri allievi è stato un lavoro molto qualificante perché oltre alla massima attenzione riservata nella grafia e nei simbolismi – ha illustrato il direttore scientifico Roberto Giurano – massima applicazione è stata riposta nel ferreo rispetto dei vari gradi militari raggiunti dai comandanti dell’Arma che si sono succeduti in questo secolo, con un approfondimento puntuale e didascalico”.
“E’ un onore ricevere a nome della Legione questo Albero Genealogico realizzato con grande maestria e dovizia di particolari – ha affermato entusiasta il Generale Procacci – possiamo toccare con mano l’arte che avete saputo riscoprire con questa Scuola, unica nel suo genere in Italia. A voi va l’apprezzamento dell’Arma che in questo territorio si fa ben volere, e con loro anche l’Associazione nazionale dei Carabinieri, sempre disponibile a prestare la propria opera di volontariato”.
Ad aprire la cerimonia il presidente dello Scriptorium Foroiuliense il presidente Gianni Sergio Pascoli, il quale ha voluto ripercorrere i legami tra la scuola e il territorio, vocato all’arte calligrafica antica sin dai tempi di Carlo Magno. Presenti il Comandate provinciale dell’Arma, il colonnello Marco Zero, in rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia il consigliere regionale Enio Agnola e per il Comune di Ragogna, l’assessore alla cultura del comune di Ragogna Marco Pascoli, il vice-sindaco di San Daniele del Friuli, Consuelo Zanini ed una delegazione di volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri e della Protezione civile locale.
A margine della consegna c’è stata la vista guidata all’interno dell’Opificium Librorum con il direttore Giurano che ha illustrato i vari passaggi, dalla realizzazione della carta secondo il metodo fabrianese (acqua e cotone mescolati con il Bamboccio), passando per lo “stendaggio” dei fogli, la preparazione della pergamena e degli inchiostri, sempre secondo la tradizione medioevale.
“In quattro anni di vita – ha ricordato Giurano – da questa scuola sono transitati oltre 450 allievi (l’80% stranieri),specializzatisi a vari livelli ed oggi protagonisti di una professione sempre più ricercata. Ci arrivano continue richieste di realizzazione di libri, biglietti da visita, alberi genealogici e miniature da tutto il Mondo, dal Vaticano agli Stati Uniti, dalla Russia ai paesi arabi, l’ultimo in ordine di tempo uno Sceicco che ci ha commissionato un Corano da 7 mila euro”.