La minoranza di Gemona: «Il Glamping è fermo, anzi è già morto»
Riceviamo dalla Lista Civica “Progetto per Gemona” e pubblichiamo.
Nel mese di aprile 2020 l’amministrazione comunale annunciava, a mezzo stampa con tanto di immagini patinate, la prossima realizzazione a Gemona di un Glamping da 200 posti, da realizzarsi in area Vegliato-Colle Dorondon da parte del gruppo Zaffiro per tramite la “Zaco srl, azienda edile con capitale sociale detenuto in maggioranza da Sarafin spa. Il sindaco dichiarava che «la proposta di realizzare un Glamping, un’innovativa tipologia di “camping con glamour”, struttura ricettivo alberghiera di nuova generazione, nel segno della riscoperta del più autentico benessere a contatto con la natura, mixando innovazione, design, comfort con ecologia e sostenibilità, nella piena integrazione paesaggistica, garantisce un’offerta completamente e di alta gamma assente in gran parte del territorio regionale, ma da anni presenti e di straordinaria bellezza in tutto l’arco alpino, ovunque accolti con interesse e favore dalle comunità proprio perché rispettoso dei territori in cui si integra». E proseguiva: «La notizia è di una portata straordinaria perché contestualmente si va a completare il recupero di un’area che dopo il sisma è stata solo limitatamente valorizzata e si genera benefici significativi per il vicino centro storico e l’intero tessuto commerciale della nostra Città».
Abbiamo sempre avuto delle perplessità sulla concreta realizzazione di quest’opera, in particolare per il sito prescelto, a nostro avviso del tutto inadeguato, e prossimo ad un altro campeggio. Per questo abbiamo inoltrato un interpellanza al sindaco ricevendo di fatto conferma ai nostri dubbi: dall’aprile 2020 ad oggi nulla è pervenuto riguardo a quest’opera. Il Glamping è fermo, o meglio è già morto.