La precisazione dell’Aisa Udine: «Non siamo organi di Polizia»
Riceviamo dal consigliere/operatore AISA Giuseppe Ierace e pubblichiamo.
Dall’articolo apparso l’11 settembre scorso su Studio Nord News, è chiara la protesta da parte del responsabile del circolo di Legambiente della Carnia, Marco Lepre, il quale denuncia pubblicamente l’utilizzo improprio da parte dei motociclisti delle piste ciclabili riservate ai ciclisti e pedoni. Lo stesso sollecita maggior controllo sia da parte delle Forze di Polizia che dalle “associazioni private” con le quali i Comuni sono convenzionati.
L’ A.I.S.A. – UDINE è un’organizzazione di volontariato, riconosciuta dalla Regione FVG a norma del Codice del Terzo Settore, che è convenzionata con vari Comuni della Carnia e dell’Alto Friuli ed opera sia in ambito ambientale che ecozoofilo.
In particolare il settore ecozoofilo è formato da volontari che hanno seguito specifici corsi di formazione e sono anche in possesso del Decreto Prefettizio di Guardie Volontarie Giurate. Vigila sul maltrattamento degli animali d’affezione, a norma della Legge nazionale 189/04, e riconosce la qualifica di agente di polizia giudiziaria, condizione che autorizza a reprimere e sanzionare dove si verifica un reato nel maltrattamento degli animali stessi, portando a compimento ogni azione volta a raccogliere notizie o prove per l’applicazione della legge penale e dove urge anche il sequestro.
Nell’ambito della viabilità, gli operatori dell’Associazione collaborano con la Polizia Locale come forza sussidiaria e non con una propria autonomia. Pertanto, non essendo agenti di polizia, non possono intervenire in caso di violazione del Codice della Strada. In particolare gli operatori dell’Associazione possono solo “invitare” i motociclisti a non utilizzare le piste ciclabili.
L’Associazione, appoggiando interamente la presa di posizione di Legambiente, si augura che i motociclisti che percorrono le strade della Carnia rispettino sia il Codice della Strada che l’Ambiente.
GIUSEPPE IERACE