La Provincia e Montenars ricordano pre Checo Placerean
Il prossimo 18 novembre ricorre il trentesimo anniversario della morte di pre Checo Placerean, figura tra le più importanti dell’autonomismo friulano, personalità centrale nella ricostruzione post terremoto, nel movimento sorto per l’istituzione dell’Università di Udine e nella massima valorizzazione dell’identità friulana attraverso la traduzione della Bibbia in marilenghe e l’ideazione della “Fieste dal Friûl”, il 3 aprile. La Provincia di Udine insieme al Comune di Montenars, all’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, a Glesie Furlane, alla “Patrie dal Friûl”, al liceo classico Stellini (dove ha insegnato), all’associazione “Gli Stelliani” e in collaborazione con la Società Filologica Friulana e il Consiglio regionale, ha organizzato una serie di iniziative per ricordare questo grande uomo del nostro Friuli. Il programma prevede diversi momenti di ricordo di pre Checo Placerean con riflessioni sull’attualità del suo pensiero. Due le iniziative per la giornata di venerdì 18 novembre: alle 10.30 al liceo Stellini (aula magna) sarà ricordata la figura del docente pre Checo con varie testimonianze anche di ex allievi. Prenderanno parte all’incontro il dirigente Giuseppe Santoro, Gabriele Damiani (associazione Stelliniani), Pietro Fontanini, Andrea Valcic, Remo Cacitti (presidente onorario di Glesie Furlane), Ivan Cecchini, il professor Stefano Perini. Alle 17 nel cimitero di Montenars, deposizione di una corona sulla tomba di pre Checo Placeran e a seguire (alle 18), nella chiesa di Santa Elena, santa messa celebrata dai sacerdoti di Glesie Furlane.
Venerdì 16 dicembre alle 17.30 nel salone del Consiglio provinciale, presentazione della ristampa “Une lenghe, un popol, une glesie. La nestre storie – scrits e discors di pre Checo Placerean”.
“Abbiamo voluto ricordare quest’importante personalità che ha difeso e valorizzato il Friuli – ha esordito il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini – in un momento difficile per la nostra terra. Una terra che sta perdendo i suoi simboli: primo tra tutti la Provincia di Udine, ente amministrativo di riferimento che dava forza a questa idea di Friuli, sostituita da 10 Unioni territoriali intercomunali. Il risultato sarà un Friuli lacerato dal punto di vista amministrativo ma ancor di più identitario. Ecco perché in questo periodo, fortemente caratterizzato da un neocentralismo che accresce e rafforza Trieste e Roma, dobbiamo riflettere sulle parole, sui pensieri di pre Checo Placerean che ci ha insegnato a credere nel nostro territorio, nella nostra storia. Guardando al nostro passato ma anche ai torti subiti continua a esortarci a “No vê pôre di vê coragjo”. E’ ora che i friulani, come gli scozzesi e i catalani, facciano sentire la loro voce”.
Alla presentazione sono intervenuti anche Geremia Gomboso per l’Istitût Ladin Furlan “Pre Checo Placerean”, mons. Bertossi per Glesie Furlane, Claudio Sandruvi sindaco di Montenars, Andrea Valcic per “La Patrie dal Friûl”, Andrea Purinan e Elettra Patti per gli Stelliniani.