La Provincia di Udine accoglie una delegazione di Sappada
Unanimità per l’ordine del giorno a firma congiunta, sottoscritto da parte di tutti i gruppi consiliari del Consiglio provinciale di Udine, affinché si riprenda l’iter per il passaggio del Comune di Sappada dal Veneto al Fvg e si giunga a una celere votazione dello stesso nelle forme previste dal secondo comma dell’articolo 132 della Costituzione. Questo per rispettare e adempiere al pronunciamento della popolazione di Sappada che da troppo tempo attende di ottenere quanto sancito in maniera inequivocabile, in modo omogeneo e plebiscitario, nel referendum del 9 e 10 marzo 2008.
L’ordine del giorno e la votazione sono stati accolti dagli applausi della delegazione di sappadini presenti nel salone di palazzo Belgrado. Agli ospiti un caloroso benvenuto nei vari interventi, da quello del consigliere Federico Simeoni (Patrie Furlane) che ha letto l’odg che sarà inviato anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“Noi siamo in grado di offrire strumenti di tutela per la loro minoranza linguistica che il Veneto non ha”); alla consigliera del Pd Erica Gonano (“Sappada è il 29mo comune della Carnia”); al consigliere dell’Udc Nino Bruno (“Sappada ha attivato una procedura corretta, democratica, ma i piani alti della politica hanno deciso di non decidere”); al capogruppo della Lega Nord Mauro Bordin che ha invocato rispetto per la volontà popolare in ossequio alla Costituzione “invocata per stupidaggini e ignorata per le cose serie”; al capogruppo del Pd Salvatore Spitaleri per il quale il passaggio di Sappada in Friuli non è un trasferimento di territori ma una comunità che si ritrova e si riconosce, percorso peraltro suggellato da una votazione praticamente plebiscitaria da parte dei cittadini; dal consigliere di Sel Fabrizio Dorbolò (“Chiedo ai nostri rappresentanti in parlamento di ricalendarizzare la votazione. Votare velocemente quello che i cittadini a gran voce hanno richiesto”); al capogruppo di Fi Renato Carlantoni (“questa volontà popolare non può essere messa in discussione; Sappada significa crescita per la montagna friulana”).
A concludere il dibattito, il presidente Pietro Fontanini che, a fronte del completamento di tutti i passaggi parlamentari propedeutici, ha esortato la presidente Serracchiani, nella veste di vicesegretaria del Pd, ad attivarsi nei confronti del presidente Zanda affinché il Senato prosegua nell’iter. “Bisogna che Sappada abbia finalmente giustizia di quella che è la sua volontà. Spero che questo ordine del giorno – ha detto rivolgendosi ai Sappadini – vi aiuti in questa battaglia. Bisogna andare avanti”.