La Provincia di Udine accoglie la comunità di Sappada
“Un ritorno storico che soddisfa la volontà di autodeterminazione, democraticamente espressa dalla popolazione di Sappada e che, per il Friuli, rappresenta anche un risvolto economico correlato ai 6/10 dell’Iva che arriveranno nelle casse regionali da parte delle attività produttive. La Regione Fvg mantenga le sue promesse e intervenga per sostenere Sappada attraverso progetti e investimenti nel settore turistico grazie ai quali possano trarre beneficio anche i paesi contermini della Carnia, in primis Forni Avoltri”.
Così il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini in occasione dell’incontro odierno a palazzo Belgrado con il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer al quale ha consegnato la bandiera del Friuli.
“Bandiera che sventola da tempo a Sappada ma che oggi doniamo ufficialmente a suggellare un legame storico e culturale tra i nostri territori ora nuovamente riuniti come lo erano all’epoca del Patriarcato di cui l’aquila di Bertrando è il vessillo ufficiale” ha aggiunto Fontanini ricordando l’iter impiegato da Sappada per l’atteso passaggio in Friuli e la prossima pubblicazione della Legge, in Gazzetta Ufficiale dopo la firma apposta pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Diversi erano i pessimisti visto che il trasferimento riguardava una regione speciale e una ordinaria. Noi siamo gelosi della nostra autonomia ma non siamo invidiosi della maggior specialità richiesta dal Veneto perché porta maggiori competenze nell’amministrazione del territorio”, ha evidenziato Fontanini affiancato da tutta la Giunta provinciale. Il presidente del Consiglio provinciale Fabrizio Pitton ha ricordato la vicinanza espressa da palazzo Belgrado alle istanze di Sappada attraverso diversi ordini del giorno condivisi all’unanimità da tutti i gruppi politici. “Elogio alla comunità di Sappada per questa lunga battaglia improntata sulle comuni radici culturali e storiche con il Friuli” ha affermato Pitton ricordando che “anche se per pochi mesi, per effetto di un cambiamento nell’architettura istituzionale della nostra regione, le porte della Provincia di Udine saranno sempre aperte alla collaborazione”.
“Benvignûts in Friûl e complimenti per la determinazione con la quale avete condotto e meritatamente vinto la vostra battaglia” sono stati espressi dal capogruppo Udc Nino Bruno mentre Daniela Corso per il Pd ha sottolineato l’appartenenza culturale e storica “vera matrice di questo trasferimento di cui siamo tutti soddisfatti e che porterà a nuove e proficue collaborazioni”. “Bentornâts in Patrie”, ha detto Federico Simeoni (Gruppo Misto) nel fare i complimenti all’amministrazione e ai comitati referendari. “La soddisfazione più grande è aver visto rispettata la volontà popolare” ha aggiunto Simeoni auspicando che “l’ingresso di Sappada possa essere letto adeguatamente da chi, nei prossimi anni, avrà il compito di amministrare e rilanciare la montagna friulana”.
“Sappada diventerà un nostro polo sciistico, si unirà a quello di Tarvisio e dello Zoncolan, Sauris e Forni e Piancavallo e ha forte necessità di rilancio in termini strutturali e di marketing” ha ribadito il capogruppo Renato Carlantoni (Fi) che, a proposito di necessità da soddisfare, in relazione al fallimento del progetto Pramollo, ha proposto di dirottare la cifra destinata a questa iniziativa da parte della Regione (50 milioni di euro) in progetti di sviluppo che interessino Sappada e la vicina Carnia ma in generale tutta la montagna “che deve essere considerata come un polo unico, non i singoli territori in competizione fra loro”.
Da parte del primo cittadino di Sappada Manuel Piller Hoffer il ringraziamento per questa giornata e per la vicinanza manifestata, in diverse occasioni, da parte della politica e dei cittadini. “Un momento storico questo ritorno al Fvg, un iter lungo dieci anni nel quale c’è stata la determinazione della popolazione e del Comitato che è rimasto fermo per veder soddisfatta la sua volontà. Ci sono stati rallentamenti ma ora entriamo in Friuli in punta di piedi: il nostro ingresso è un libro bianco tutto da scrivere. Siamo a disposizione per collaborare con gli enti ai vari livelli e abbiamo bisogno del supporto di tutti. Sappada – ha concluso – può essere un valore aggiunto per il Fvg e possiamo ragionare in termini di aree omogenee per valorizzare ed estendere i benefici a tutta la montagna”.