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La Regione Fvg conferma il sostegno della Carta Famiglia per le attività svolte in estate

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Famiglia, Alessia Rosolen, ha deliberato di confermare gli importi massimi del beneficio erogato attraverso la Carta famiglia in merito al particolare periodo conseguente alla pandemia, per favorire l’accesso ai servizi socio-educativi e di sostegno alla genitorialità.

Il sostegno è rivolto alle famiglie con figli da 3 a 14 anni, per facilitare l’accesso ai servizi educativi, ludico-ricreativi, e baby sitting. Inoltre la misura darà supporto ai genitori nella conciliazione dei tempi di lavoro e di vita, permettendo ai loro figli di ritrovare contesti di aggregazione e socialità nel periodo di emergenza sanitaria.

A circa 2 mila 500 famiglie verranno quindi rimborsate le spese sostenute per la frequenza dei centri estivi e per i servizi di baby sitting usufruiti nel periodo compreso tra i mesi di maggio e agosto 2020. Il contributo tiene conto dei costi di ciascuna famiglia e prevede un’intensità graduale di rimborso a seconda della presenza nel nucleo familiare di uno, due, tre o più figli.

Il sostegno va dai 150 euro per le famiglie con un figlio e una fascia di spesa fino a 600 euro, a 575 euro, per le famiglie con tre o più figli, e una fascia di spesa di oltre mille euro.

Fermi restando i requisiti necessari, ovvero il possesso di Carta Famiglia e quindi di una residenza nel territorio regionale da almeno 24 mesi a cui si aggiunge un Isee inferiore ai 30 mila euro, con la delibera della giunta odierna è stata approvata inoltre la possibilità di ammettere a contributo anche le istanze presentate dall’altro genitore beneficiario della Carta famiglia, integrando il provvedimento precedente.

La Direzione regionale competente provvederà a trasferire ai Comuni o agli enti gestori in caso di gestione in forma associata, i fondi necessari per l’erogazione del contributo spettante agli aventi diritto, unitamente all’importo pari all’1,5 per cento delle risorse regionali assegnate, quale concorso dei costi di gestione sostenuti per l’esercizio delle funzioni delegate.

Saranno i Comuni a verificare l’ammissibilità delle domande, e a concedere e liquidare alle famiglie l’importo massimo previsto a copertura delle spese sostenute per l’attività estiva dei propri figli.