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“La scuola nel parco” di Resia è pronta a diventare realtà

“La scuola nel Parco” di Resia prosegue nel suo iter di realizzazione.
Il Comune ha infatti avviato le procedure per l’acquisizione dell’area su cui edificare il nuovo edificio pensato per ospitare infanzia, primaria e scuola superiore di primo grado; il progetto è entrato nella graduatoria nazionale che si dividerà i 700 milioni messi a disposizione dal Pnrr per nidi e scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per servizi alla famiglia; l’amministrazione comunale sta predisponendo una convenzione con l’Università di Udine per lavorare sull’offerta formativa; a settembre il Comune incontrerà le famiglie per avviare il percorso di condivisione del progetto».
La sindaca Anna Micelli (nella foto) fa così il punto sull’ambizioso progetto che vede la comunità di Resia impegnata a mantenere l’istituzione educativa aperta in quest’area montana, convinta che la scuola sia «lo strumento per la sopravvivenza della comunità e per mantenere la montagna friulana viva e abitata».
L’attuale edificio scolastico ubicato a Resia, realizzato subito dopo il sisma del ’76 per una popolazione scolastica più numerosa dell’attuale, ha necessità di importanti e costosi interventi di manutenzione, tali da superare il budget necessario per la realizzazione di un nuovo edificio a norma e più consono alle esigenze attuali. A partire da queste premesse, supportate da opportuni studi, l’amministrazione locale ha anche presentato domanda a livello nazionale per attingere ai fondi del Recovery fund. «Il bando nazionale prevede finanziamenti fino a un massimo di tre  milioni – sottolinea Micelli – e lo Stato con questo strumento dimostra di credere nelle piccole realtà».
Insieme all’avanzamento del percorso economico-finanziario e progettuale, il Comune si sta adoperando affinché «La scuola nel Parco» abbia una sua specifica ragion d’essere per l’offerta formativa che sarà in grado di proporre al territorio. Il suo nome, infatti, deriva dall’essere insediata nel Parco delle Prealpi Giulie, uno scrigno della natura, tanto da essere anche Riserva Biosfera Mab Unesco. «Per questo abbiamo cercato la collaborazione dell’Università di Udine e del suo Cantiere Friuli e «Officina Montagna”, l’iniziativa attivata dall’ateneo per continuare a essere strumento di valorizzazione e sviluppo del territorio che l’ha voluta», spiega Micelli. La convenzione che sarà attivata con UniUd, fermo restando il ruolo dell’Istituzione scolastica di riferimento, prevedrà «l’ascolto di tutti i soggetti attivi sul territorio della Valle per avere un quadro preciso degli aspetti che connotano questa realtà – sintetizza la sindaca –. La definizione degli obiettivi della nuova scuola potrebbe fare riferimento al modello delle scuole a prevalente vocazione naturalistico-ambientale».
Il traguardo sta richiedendo un impegno notevole su diversi fronti, ma «Resia è viva e vuole continuare ad esserlo. Il futuro della valle è nella scuola», conclude la sindaca.