La Serracchiani alla Cineteca di Gemona promette impegno per i seggiolini del “Sociale”
“La Cineteca del Friuli è una delle nostre eccellenze. Conservare e archiviare i nostri ricordi, le nostre memorie è importante e farlo con le pellicole dei film è significativo anche per la storia della nostra regione e del nostro Paese. Il puntuale lavoro svolto con i mezzi, che sono nella disponibilità della Cineteca, permette a questo centro di essere anche luogo dell’innovazione attraverso la digitalizzazione delle pellicole”.
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Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani a margine della visita all’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia sorto nel 2008 nella zona artigianale di Gemona, grazie ad un finanziamento regionale. Una struttura, come è stato spiegato nel corso dell’incontro, che ha permesso di ampliare la funzione archivistica della Cineteca del Friuli in cui, oltre alle proprie collezioni, sono conservati i materiali della Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare quelli della ex Cineteca regionale, e quelli della Mediateca della Regione Veneto oltre a film appartenenti ad altre istituzioni, pubbliche e private prive di un luogo dove mantenerli in sicurezza.
Serracchiani, accompagnata dal presidente e direttore della Cineteca Livio Jacob, ha potuto visitare il deposito climatizzato che può contenere e conservare in condizioni ottimali fino a centomila bobine, il laboratorio analogico e il laboratorio digitale con lettori per l’acquisizione di materiali su nastro magnetico e uno scanner di ultima generazione per digitalizzare film a 16 e a 35mm.
Uno dei temi dell’incontro ha riguardato anche il Cinema Teatro Sociale che la Cineteca gestisce dal 2009 e la necessità, sottolineata dall’assessore alla Cultura del comune di Gemona del Friuli, Marina Londero, e dallo stesso Jacob, di poter disporre di poltroncine adeguate. La presidente ha espresso disponibilità per risolvere la criticità segnalata; una questione, secondo Jacob e Londero, molto sentita dalla comunità la cui risoluzione potrebbe favorire la partecipazione dei cittadini agli spettacoli.
Oggi il patrimonio filmico della Cineteca è di oltre diciottomila titoli in pellicola, film di finzione e documentari e cinegiornali. Fra le acquisizioni più notevoli dell’ultimo decennio, si contano settecento film in 16mm donati dalla George Eastman House di Rochester, prevalentemente titoli americani prodotti fra gli anni ’30 e gli anni ’70, trecento film italiani degli anni ’70 “rimpatriati” dal Sudafrica, dov’erano arrivati per essere proiettati nei circoli italiani di Città del Capo e Johannesburg, un terzo della preziosa collezione di Attilio Cappai, vale a dire trecento lungometraggi in gran parte italiani e altrettanti trailer, più un’ottantina di documentari, con relativi manifesti e materiale pubblicitario
(foto di Paolo Jacob)