La storia di Paluzza per immagini nella ristampa del volume “Faremos”
Venerdì 20 dicembre alle ore 18, al Cesfam di Paluzza, si terrà la presentazione della ristampa di “Faremos”, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, che sarà rappresentata in quest’occasione dal vicesindaco Fabrizio Dorbolò. Si tratta di un vasto atlante fotografico curato da Carlo Cimenti e pubblicato nel 1995 dal coordinamento dei Circoli Culturali della Carnia – Ciargne Culture. “Faremos” è una lunga carrellata di fotografie che, a partire da fine ‘800, raccontano la storia per immagini di Paluzza e del suo territorio, rendendo palpabile visivamente la lenta e inesorabile trasformazione di un paese che, nell’arco di un secolo, ha sopportato due guerre, due invasioni (quella austriaca del 1917-18 e quella caucasico-cosacca del 1944-45), un lunghissimo stillicidio emigratorio, la dittatura fascista ed infine la repubblica democratica.
Fino ad oggi il libro (196 pagine) era praticamente introvabile, tranne un paio di copie conservate nell’archivio del Comune di Paluzza e grazie a quelle copie che l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Circolo culturale “Enfretors” e ovviamente l’autore Cimenti, ha potuto far ristampare un volume di elevato interesse storico-archivistico del territorio.
Il ricchissimo materiale iconografico è suddiviso in capitoli al fine di aiutare il lettore nel suo percorso visivo:
-C’era una volta Paluzza, presentato da Cimenti (dove sono raccolte le fotografie relative agli angoli più suggestivi del paese, ormai cancellati dalla storia);
–Riti, cerimonie e feste religiose, presentato da don Mario Monaco (in cui sono allineate le immagini delle più significative festività paesane del passato);
-Le scuole, presentato da Emilio Di Lena (in cui si rivivono i magici momenti del periodo scolastico di un tempo ormai lontano);
-Le guerre, presentato da Anselmo Craighero (che raccoglie immagini paesane della prima e seconda guerra mondiale);
-Il lavoro, lo sport ed il tempo libero sono gli ultimi capitoli che offrono le singolari immagini di queste attività umane e sociali in paese, fucina di campioni degli sport più duri, quali la corsa in montagna e lo sci di fondo.