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La storia di Raperonzolo vista da Arterie Teatro in prima regionale a Fagagna

Quante interpretazioni di Raperonzolo si sono susseguite sino ad oggi dalla singolare storia di Petrosinella, uscita dalla penna dello scrittore napoletano Basile a cavallo tra il 1500 e il 1600, e la celeberrima fiaba Rapunzel pubblicata dai fratelli Grimm nel 1812? Tante se pensiamo agli adattamenti per il cinema, i musical, i cartoni animati, la televisione.  Anche nel teatro questa fiaba tradizionale europea ha impegnato diversi registi e attori nel restituire l’immortale bellezza del celebre racconto. Per il penultimo appuntamento della rassegna Fila a Teatro, Molino Rosenkranz ha scelto l’originale rilettura della compagnia pugliese Arterie Teatro, che domenica 23 febbraio, alle 16.30, porterà al Vittoria di Fagagna la prima regionale di RAPERONZOLO, grazie alla collaborazione con il Comune.

Come spiega Alessandra Sciancalepore, che ha curato la regia insieme a Mario Mirabassi, «è una storia di madri, di figli, di cambiamenti: è la storia dell’amore, che è dare e non fermare. Pur ispirandosi al grande classico, il nostro lavoro sviluppa un impianto originale della storia, un racconto che pone al centro la figura femminile: una donna in attesa, una figlia, una matrigna, ciascuna con i suoi desideri, le proprie debolezze, la propria umanità. La nostra Raperonzolo riprende dinamiche e personaggi molto realistici, ritrovabili nelle esperienze che ciascuno può aver incontrato nel suo percorso di crescita personale». Adatto dai 4 anni in su, è uno spettacolo per figure, attori e immagini all’interno di un impianto scenico suggestivo e fascinoso, che conduce piccoli e grandi spettatori in una storia emozionante dal finale inaspettato.