La tradizione edile gemonese in Mostra
Il Museo del patrimonio edile “Cantîrs” nasce per documentare la memoria storica della tradizione edile del Friuli. E’ una iniziativa promossa dalla Casa edile assieme al Dipartimento di Scienze umane dell’Università di Udine, con il sostegno di Fondazione Crup.
L’obiettivo del Museo, nato nel 2014 in versione multimediale, è documentare e far conoscere anche ai non addetti ai lavori i saperi tecnici, le tradizioni locali e i valori dei muratori, ma anche le mille implicazioni culturali e sociali e i significati simbolici del “costruire”. Tramite la raccolta di documenti, memorie, immagini si intende rendere visibili i protagonisti del lavoro edile, raccontare storie di lavoro di donne, uomini e anche bambini. Storie di emigrazione. Tratta di aspetti materiali (ferro e cemento, calce, legno, mattoni…), di saperi e tecniche, di opere, imprese e lavoratori, di elementi simbolici, di relazioni sociali, di riti e pratiche legati alla trasmissione di un sapere che si è costruito, nel tempo, attorno al costruire.
Questo sabato 10 ottobre vivrà una nuova tappa itinerante, dedicata alla tradizione costruttiva gemonese, ospitata a Gemona del Friuli, presso le Sale D’Aronco di Palazzo Elti, in via Bini. La giornata si aprirà con la presentazione dell’iniziativa, presso la sala consiliare di Palazzo Boton, alle ore 11. Agli indirizzi di saluto del sindaco Paolo Urbani seguiranno gli interventi di Monica Sbrugnera che illustrerà la Scuola d’arte di Gemona del Friuli e quindi Giuseppe Marini che parlerà di Girolamo D’Aronco.
La mostra rimarrà aperta poi fino al 13 dicembre, dal martedì alla domenica, con orari 10.00-12.30 e 14.30-18.00