La Val Resia ha omaggiato i suoi alpini
E’ stato consegnato il premio annuale “Stella d’argento della Val Resia – 2017”, un riconoscimento giunto alla quattordicesima edizione ideato ed organizzato dall’Associazione “ViviStolvizza”.
La cerimonia di consegna si è svolta, in un clima di grande festa, nella Sala Consiliare del Comune di Resia alla presenza di tanti alpini, del nuovo Parroco della valle Don Alberto Zanier, dei componenti la Commissione giudicatrice e tante altre personalità, compreso il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, accompagnato dal presidente sezionale di Udine Dante Soravito De Franceschi e dal consigliere nazionale Romano Renato.
Nel corso della serata sono stati premiati dal presidente dell’Associazione “ViviStolvizza” Giancarlo Quaglia, dal sindaco Sergio Chinese e dallo stesso Favero i Gruppo Alpini “Val Resia” di Prato (capogruppo Gino Paletti), “Monte Canin” di Oseacco (capogruppo Loris Chinese) e “Sella Buia” di Stolvizza (capogruppo Antonio Buttolo) Antonio con la seguente motivazione “Premio Stella d’argento della Val Resia 2017 ai Gruppi Alpini per evidenziare, a cento anni dalla tragedia della prima grande guerra, lo spirito di solidarietà e di servizio che negli anni gli appartenenti a questo amato corpo militare ed in particolare i nostri alpini facenti parte dei gruppi della Val Resia, hanno sempre dimostrato. Pronti in ogni circostanza per venire incontro ai bisogni di una comunità che molto soffre per gli oggettivi problemi legati alla difficile vita di montagna e soprattutto per le infinite necessità emerse nelle tragiche vicende legate al terremoto del 1976. Una straordinaria modalità di intervento che ha avuto come effetto la nascita della Protezione Civile. Un premio che vuole anche essere auspicio per un futuro di impegno sociale teso a costruire un mondo di pace e di serenità.”
Inoltre è stato assegnato il tradizionale riconoscimento legato alla premio resiano che quest’anno è andato alla maestra Paola Coss con la seguente motivazione: “Riconoscimento ad una persona speciale protagonista di una vita tutta dedicata alla scuola in un contesto non sempre facile, condizioni che non le hanno impedito di portare avanti il suo progetto educativo per tante generazioni nel rispetto e nella continuità della straordinaria cultura della Valle. E una volta in pensione, ha continuato ad impegnarsi sempre nella scuola portando avanti diversi progetti, ma anche in tante altre attività di volontariato che hanno fatto di lei un prezioso punto di riferimento per tutti noi”.