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Lago di Cavazzo, la preoccupazione dei sindaci di Bordano e Trasaghis

I sindaci di Bordano Ivana Bellina e Trasaghis Augusto Picco, venuti a conoscenza dell’emendamento al PDL 26 “Misure urgenti per il recupero della competitività regionale” proposto dalla Giunta Regionale recante quale oggetto “Progettazione del collegamento tra lo scarico del lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra Tagliamento”, esprimono forte preoccupazione e perplessità per l’attuazione parziale di quanto indicato nel Piano regionale Tutela Acque del 2018, che al punto 3.2.3 che recita: “In particolare il flusso di lavoro dovrà prevedere la valutazione di fattibilità di possibili azioni di mitigazione e una valutazione costi/benefici delle possibili alternative agli usi specifici esistenti. In particolare la valutazione delle alternative dovrà prendere in considerazione il progetto di realizzazione di una condotta di collegamento tra il lago di Cavazzo e il sistema derivatorio Ledra Tagliamento che consentirebbe di risolvere le difficoltà che annualmente si verificano ad Ospedaletto garantendo da un lato il fabbisogno del Consorzio e migliorando, dall’altro, gli ecosistemi acquatici del fiume Tagliamento a valle di Ospedaletto che ogni estate vengono messi a dura prova. Contestualmente dovrà anche essere valutata la fattibilità tecnico – economica di realizzazione di un canale di by – pass, o di altra soluzione progettuale che mitighi l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità.”

Come noto, la Regione ha indetto un concorso di idee allo scopo di addivenire ad una proposta di rinaturalizzazione del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, ma secondo i due primi cittadini «ciò non può minimamente essere inteso quale attuazione di quanto prescritto dal Piano, che invece deve prevedere, a nostro avviso, alla pari di quanto previsto dall’emendamento per il sistema derivatorio Ledra Tagliamento, la redazione anche per il Lago di Cavazzo di uno studio preliminare e del progetto definitivo per “mitigare l’impatto dello scarico della centrale di Somplago sul lago di Cavazzo con lo scopo di recuperare le condizioni di naturalità del lago stesso e di garantirne la fruibilità”».

«Ci preme sottolineare che il punto 3.2.3 del PRTA contiene una significativa parola ovvero “contestualmente”, che impegna la Regione ad operare su entrambe le strade e non solo su una – aggiungono Bellina e Picco -. Invitiamo pertanto il Consiglio Regionale, qualora intenda recepire l’emendamento, a considerare quanto esposto per il bene dell’intero territorio regionale. E’ chiaro infatti a tutti che se la pianura ha oltremodo bisogno di acqua, questa non può essere prelevata indiscriminatamente dal Lago senza condannarlo, insieme all’intera zona, ad una fine certa».