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Lago di Cavazzo, Pellegrino (AVS): “Appelli inevasi, si persegue negli errori”

“Il lago di Cavazzo, uno dei luoghi più belli e caratteristici della nostra regione, si è trasformato, in pochissimi anni, in una valle degli orrori, complici una serie di errori che la nostra Giunta regionale, a trazione Centrodestra, sta continuando a commettere nonostante le evidenze continue e i suggerimenti di soluzioni alternative”.

Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) a margine della conferenza stampa indetta dal comitato per la salvaguardia del Lago dei Tre Comuni, che si è svolta lunedì mattinata nella sede della Regione a Udine.

“Al momento sono rimasti inascoltati e inevasi tutti gli appelli al buon senso e alle controdeduzioni offerte alla Giunta regionale da parte di chi, nelle zone rivierasche, vive da sempre e le conosce anche da amministratore. Le varie interrogazioni, mozioni e audizioni che si sono succedute in questo primo anno di consigliatura – incalza la consigliera, che è anche vicepresidente della IV Commissione – sono sì transitate sui banchi della Maggioranza, ma trattate con grande supponenza e sufficienza. Le rimostranze avanzate non solo non sono state accolte ma, perseverando nell’errore, con l’ultimo assestamento di bilancio, sono stati erogati ulteriori due milioni di euro, denaro pubblico per riuscire a ottenere un parere, magari anche forzando la realtà, perché si promuova esattamente quello che questa Maggioranza di governo ha intenzione di realizzare”.

“Eppure – prosegue Pellegrino, vicepresidente del Gruppo Misto – il Piano regionale per la tutela delle acque prevede di adoperarsi per ripristinare e recuperare le caratteristiche naturali del lago più grande dell’intera regione attraverso un bypass che eviti che le acque fuoriuscite dalla centrale di Somplago possano riversarsi nel bacino con violenza e temperature tali da non permettere la sopravvivenza di alcuna forma di vita al suo interno”.

“Gli effetti ormai sono davanti agli occhi di tutti, sia a livello ricreativo e turistico, sia sul piano biologico e ambientale. Evidentemente gli interessi di pochi prevalgono, come troppo spesso accade, su quelli di chi quelle zone le abita, ma soprattutto nei confronti dell’equilibrio ecosistemico. Non possiamo permetterlo – conclude l’esponente di Opposizione -: noi continueremo ad opporci con tutti gli strumenti a queste scelte che metterebbero la parola fine alla naturalità del lago di Cavazzo”.