L’appello del Presidente dell’Ordine dei Medici di Udine: “In Pronto Soccorso solo se serve”
Come tutti, anche i Medici di Medicina Generale, in questo periodo, si organizzano per le ferie estive. Ma i loro studi non rimangono certamente sguarniti: i sostituti sono sempre presenti. “Anche noi abbiamo diritto a un periodo di riposo – spiega il Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Udine, Gian Luigi Tiberio – ma questo non significa lasciare i nostri pazienti privi di una risposta a qualsiasi necessità. Ci rendiamo conto del rapporto di fiducia che intercorre tra un paziente e il suo medico di famiglia, ma i colleghi che ci sostituiscono durante le ferie sono professionisti seri e preparati a cui i pazienti si devono affidare, senza affollare inutilmente i pronto Soccorso quando è sufficiente recarsi nei nostri studi”.
Anche negli ospedali sono scattate le ferie per i camici bianchi e soprattutto nei PS medici e infermieri devono far fronte a grossi carichi di lavoro, a volte affrontando anche accessi inappropriati. “Per far funzionare il sistema non basta la collaborazione tra ospedali e medicina del territorio, anche i pazienti devono partecipare a questa collaborazione e possono farlo fidandosi dei MMG che ci sostituiscono nel periodo delle ferie”. A questo appello, rivolto agli utenti del sistema sanitario, Tiberio ne fa seguire un altro, stavolta indirizzato alla Regione: “Noi medici cerchiamo di fare del nostro meglio, tra mille difficoltà e intralci burocratici per fornire una risposta ai nostri pazienti. Abbiamo però bisogno di aiuto per poter migliorare la nostra attività quotidiana. Da mesi – precisa il Presidente – abbiamo messo sul tavolo le criticità ancora presenti, ma abbiamo anche presentato alcune possibili soluzioni che, se attuate, possono portare importanti benefici concreti in tempi brevi”.
Dalla totale dematerializzazione delle ricette, alla gestione separata delle “prime” visite specialistiche e di quelle “di controllo”, passando per il governo delle priorità e la durata delle impegnative, i problemi segnalati dall’Ordine sono diversi: “Noi abbiamo sempre cercato un dialogo costruttivo, anche al nostro interno, tant’è che abbiamo chiesto la collaborazione di tutti i professionisti della sanità per apportare contributi concreti. Purtroppo, però, i nostri appelli e i nostri suggerimenti sembrano essere caduti nel vuoto. Siamo in attesa di risposte che auspichiamo arrivino rapidamente. Il nostro obiettivo è migliorare il sistema a vantaggio degli utenti, ma anche per riuscire a svolgere al meglio la nostra professione”.