L’artigianato può tornare a crescere dopo dieci anni di crisi
“Il Friuli Venezia Giulia offre mercato e importanti strumenti di supporto per mettere a frutto le proprie capacità diventando artigiani”.
Il presidente regionale di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti (nella foto), intende così mettere in evidenza, anche a beneficio di coloro che oggi sono senza occupazione, l’altra faccia di quel processo che dal 2006 a oggi ha segnato la perdita di 3mila imprese artigiane in Fvg, come certificato dalle recenti rielaborazioni Ires su dati Inps.
“La perdita certo c’è stata, ma ora le prospettive possono davvero segnare un cambio di rotta – sottolinea Tilatti — I numeri del primo semestre 2017 indicano che 7 artigiani su 10 confermano il fatturato, quando non lo aumentano. Il cambio di clima – prosegue – rafforza la nostra convinzione che in regione ci sono le condizioni perché riapra almeno la metà delle botteghe”.
Un processo che deve essere accompagnato da diversi fattori, tra gli altri la formazione e la voglia di intraprendere, ma che “non può non essere preso in considerazione dai tanti giovani e anche over 50 che sono disoccupati o in balia della precarietà”.
Pragmaticamente, Tilatti, non resta agli stimoli ideali, ma dettaglia le opportunità concrete che ci sono oggi per aprire bottega, anche grazie agli interventi promossi dalla Regione attraverso l’assessorato alle Attività produttive.
Fino alle 16.30 del 30 settembre è possibile presentare domanda per ricevere contributi a fondo perduto per “imprese di nuova costituzione, artigiano artistico, consulenza per l’innovazione, partecipazione a mostre e fiere, per imprese piccolissime”, esemplifica. I fondi a disposizione “sono ancora significativi”, sottolinea Tilatti, e per gli artigiani o gli aspiranti tali “c’è il Cata Artigianato Fvg che supporta per tutta la parte burocratica, sgravando l’imprenditore da questo peso”.
Il Cata, infatti, “è una società creata dalle associazioni di categoria che dal 2012, su delega della Regione gestisce le linee contributive a valere sulle leggi regionali – spiega il direttore Alessandro Quaglio -, fornendo informazione e supporto alle imprese”.
Nello specifico, fino al 30 settembre si può presentare domanda per contributi a fondo perduto riguardo a:
– Incentivi alle imprese di nuova costituzione, contributo pari al 40% della spesa ammissibile;
– Finanziamenti a favore dell’artigianato artistico, contributo pari al 30%;
– Finanziamenti per sostenere l’adeguamento di strutture e impianti, contributo pari al 30% della spesa ammissibile;
– Incentivi per le consulenze concernenti l’innovazione, contributo pari al 30% della spesa ammissibile;
– Incentivi per la partecipazione a mostre, fiere, contributo pari al 30% della spesa ammissibile;
– Contributi alle imprese