Le opposizioni: «I dati sui contagi sono i peggiori d’Italia, sanità FVG fuori controllo»
È trascorsa una settimana dall’audizione dell’Assessore Riccardi e dei principali dirigenti delle aziende sanitarie regionali in merito alla gestione dell’emergenza pandemica, nell’ambito dei lavori della III Commissione Consiliare permanente (competente in materia di tutela della salute), richiesta a gran voce dai Gruppi Consiliari di minoranza. In quell’occasione, spiegano i capigruppo e consiglieri di opposizione (Pd, Patto per l’Autonomia, M5S, Cittadini e Open Fvg) in III Commissione, «abbiamo assistito a un aggiornamento sullo stato dell’arte e ad alcune parziali spiegazioni relativamente alle numerose criticità che si stavano manifestando. Non c’è stato dibattito e non abbiamo avuto modo di entrare nel merito dei singoli contesti, né tantomeno delle possibili soluzioni. Avevamo chiesto di audire non solo i dirigenti delle aziende sanitarie, ma anche i rappresentanti dei sindacati e delle categorie mediche. A oggi questa richiesta non è ancora stata accolta. Nel frattempo la situazione in regione sta precipitando. I dati collocano il Friuli-Venezia Giulia fra le regioni più colpite dalla seconda ondata, addirittura la più colpita secondo il New York Times, sicuramente ai livelli più alti in Italia per numero di contagi».
In qualità di consiglieri regionali, «riceviamo quotidianamente le segnalazioni di chi lavora dentro il sistema sanitario, dei sindaci e dei singoli cittadini che ci descrivono una situazione che sta andando decisamente fuori controllo, compromettendo nei fatti il diritto dei cittadini a ricevere cure adeguate. Non è questo il tempo di individuare colpevoli e responsabilità, ma non possiamo far finta che questo non stia succedendo. Sicuramente non possiamo essere d’accordo con il Presidente Fedriga e il Vicepresidente Riccardi quando attribuiscono la responsabilità di questa situazione esclusivamente ai comportamenti dei singoli individui o alle scelte del governo centrale. È ora evidente che, dopo la prima ondata, da parte dell’Assessore, della Direzione centrale e dall’ARCS, che avrebbe dovuto occuparsi del coordinamento del sistema, non sono stati presi tutti i provvedimenti necessari per evitare il peggio e il sistema sanitario è stato lasciato in balia di sé stesso, sorretto dal senso di abnegazione dei medici e del personale infermieristico, che ora però sono allo stremo».
In questo contesto, sottolineano i rappresentanti delle opposizioni, «il Consiglio regionale ha il dovere di fare la sua parte nella gestione di questa emergenza e deve essere messo nelle condizioni di esercitare il suo ruolo. L’ascolto di chi sta lavorando negli ospedali e sul territorio è parte imprescindibile di questa azione. Se l’assessore Riccardi è troppo impegnato per partecipare ai lavori della Commissione – comprensibilmente –, questo non rappresenta un problema: il Consiglio regionale può lavorare anche in assenza della Giunta. A meno che non si intendano le Commissioni semplicemente come vetrina per una passerella utile solo a raccontare una parte della situazione che si è creata e che, particolarmente in questi tempi, sarebbe decisamente fuori luogo».