Le Regioni chiedono modifiche allo norme sui defibrillatori
“È di fondamentale importanza che gli impianti sportivi siano attrezzati nella maniera più efficiente possibile per garantire la sicurezza degli atleti”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alla Sport del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti commentando l’esito della riunione congiunta di ieri a Roma tra la Commissione Sport e la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni che ha affrontato il tema dei defibrillatori.
La Conferenza delle Regioni ha predisposto la proposta di una modifica alla normativa, introdotta dal decreto Balduzzi del 2012 (decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute), sulla dotazione di defibrillatori automatici, piccoli dispositivi che attraverso scosse elettriche permettono di riattivare il funzionamento del cuore in caso di arresto cardiaco.
In pratica, come ha reso noto Torrenti, “le Regioni propongono che la dotazione del defibrillatore sia riferita a ogni impianto e non a ogni società sportiva”, in modo da garantire una copertura sanitaria certa e da non gravare inutilmente sui costi delle società sportive.
Nel contempo, ha rilevato l’assessore regionale allo Sport, “è opportuno insistere e accelerare sui corsi che predispongono le persone vicine agli atleti al corretto utilizzo del dispositivo”.