Leggimontagna ha incoronato i vincitori della ventesima edizione
Si è svolto sabato 15 ottobre, presso la sala convegni della Comunità di montagna della Carnia a Tolmezzo, l’appuntamento conclusivo di Leggimontagna, il premio letterario dedicato alle opere di narrativa, saggistica e racconti inediti giunto alla sua 20a edizione.
Nell’occasione si sono svolte le premiazioni delle tre sezioni.
Nella sezione Inediti la giuria, composta da Franco Micelli (presidente), Anna Marzona e Luciano Santin, ha deciso di assegnare il primo premio Climbing the v(a)irus. La prima ondata di Marco Verzini. Questa la motivazione della giuria: “Racconto originale e serrato, su un problema che tutti gli alpinisti e gli amanti dell’outdoor hanno incontrato nel corso del lockdown. Con una scrittura a flusso, priva di sbavature o cedimenti, l’autore restituisce quella che è stata, molto probabilmente un’esperienza personale. Buone le descrizioni, come le riflessioni, che a tratti prevalgono sulla narrazione. Il che non rappresenta una critica. La montagna rimane presenza forte e immanente, proprio perché negata”.
Al terzo posto ex-aequo Il sogno di una cima di Renzo Brollo e La foto al rifugio di Domenico Flavio Ronzoni, entrambi già vincitori nella sezione Inediti in edizioni precedenti.
Per la sezione Narrativa il primo classificato è Sofia Gallo con Un’estate in rifugio (Salani Editore, 2021). La giuria, composta da Luciano Santin (presidente), Riccarda de Eccher, Leila Meroi e Carlo Tolazzi, ha motivato così la scelta: “Un rifugio alpino è un posto in cui bisogna saper arrangiarsi e adattarsi, anche la montagna in generale. Può aiutare quindi l’adolescenza a relativizzare le esperienze umane contribuendo alla crescita. È il messaggio che questo bel romanzo di formazione affida ai ragazzi, raccontando una vicenda in cui i colpi di scena non mancano e veicolano due aspetti dell’alta quota: la montagna come palestra di vita, ma anche la montagna, istruzioni per l’uso”.
Secondo classificato Rapido come la vita di Paul Bonhomme (ed. Alpine Studio, 2022), mentre al terzo posto il premio va a Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis di Pino Loperfido (ed. Edizioni del Faro, 2022).
Per la sezione Saggistica, la giuria composta da Gianpaolo Carbonetto (presidente), Gian Paolo Gri, Marcello Manzoni e Andrea Zannini ha attribuito il primo premio a Lupi a Nordest. Antiche paure, nuovi conflitti di Angelo Pangrazio (ed. Cierre Edizioni, 2022). Questa la motivazione della giuria: “Non è facile affrontare in maniera così approfondita ed equilibrata un tema, come quello del ritorno dei lupi nelle nostre terre, che spesso induce a posizioni ideologiche e manichee. Pangrazio, invece, riesce a farlo ottimamente fondando il suo lavoro su una ricerca bibliografica e diretta sul campo e analizzando con cura un fenomeno che fino a non molti anni fa era totalmente inatteso: il ripopolamento naturale, e per certi versi stupefacente, dei lupi sulle montagne del Nordest, dopo essersi reinsediati già sull’Appennino. Un ripopolamento che mette in luce le nostre tante contraddizioni nei confronti dell’ambiente e che qui vengono espresse da valligiani, pastori, ecologisti, etologi, animalisti e politici tra paure e illusioni comunque quasi sempre preconcette. Il fatto è che la montagna, abbandonata dall’uomo, rinselvatichisce e torna a essere gradita ai grandi predatori, mettendo in luce il fatto che occorre considerare la necessità di una coesistenza che tenga conto della radicale differenza tra le due specie, e della reciproca, necessaria cautela”.
Al secondo posto La montagna calabrese a cura di Tonino Ceravolo e Giovanna De Sensi Sestito (ed. Rubbettino, 2020). Il terzo premio va a Tom Ballard. Libero di sognare, di Andrea Gaddi (ed. Alpine Studio, 2021).
Menzione speciale a Malghe e Alpeggi della Montagna friulana di Gian Franco Dreossi e Mauro Pascolini (ed. CO.EL., 2021). La motivazione dei giurati: “Una menzione particolare spetta a questa guida realizzata da Dreossi e Pascolini. Certo, si tratta della riedizione di una guida escursionistica di 25 anni fa; ma l’aggiornamento è profondo, attento, derivato da un’attenta ricerca sul campo. In definitiva non è più una semplice guida, visto che il lettore si trova tra le mani un testo che presenta quadri etnografici e culturali in linea con i profondi recenti mutamenti del mondo pastorale dell’alpeggio”.
Il Premio speciale della sezione, assegnato molto raramente, è stato attribuito all’opera Alpi Giulie Orientali. Sentieri e vie ferrate nelle Alpi del Triglav, di Gianpietro Zamò (CO.EL., 2021), con la seguente motivazione: “Non è facile che nel quadro di un premio dedicato alla saggistica possa emergere una guida, ma quella realizzata da Zamò spicca per precisione, attenzione e rigore. Inoltre, pur ovviamente riferendosi a un territorio specifico, ha una parte generale così ben realizzata da poter essere una lettura da premettere a tutte le ferrate alpine. Nella guida dedicata alle Alpi del Triglav particolare attenzione è dedicata alla gestione e alla progressione del percorso. Ma fondamentali e indispensabili per gli italiani sono le precisissime indicazioni dei percorsi, dei rifugi, degli avvertimenti che sono scritti anche in sloveno, e non con una semplice traduzione, ma anche con un’attenta spiegazione delle loro caratteristiche e con preziose indicazioni storiche. Grande rigore anche nell’analisi dei gradi di difficoltà e sui passaggi maggiormente delicati per gli escursionisti nei 47 itinerari presi in esame accompagnati da cartine e fotografie”.
Il Premio Speciale Dolomiti UNESCO, istituito grazie alla collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, è stato attribuito dalla giuria della Saggistica a Moving Alps. Le conseguenze sociali della dismissione nello spazio alpino europeo, a cura di Lorenzo Migliorati (ed. Franco Angeli Editore, 2021). La motivazione: “È il primo lavoro edito esclusivamente per e-book premiato a Leggimontagna, ma si tratta di una scelta praticamente inevitabile vista la qualità della raccolta di saggi che presenta i risultati del gruppo di ricerca coordinato dal Dipartimento di Scienze umane dall’Università di Verona, focalizzata su quattro casi-studio in Austria, Italia, Francia, Slovenia, all’interno del Progetto di cooperazione transnazionale Alpine Industrial Landscape Transformation. Profondamente innovativo rispetto ai quadri descrittivi soliti, contro ogni stereotipo, assume come tema di ricerca, a partire dai paesaggi industriali alpini, dalla loro formazione, impatto e trasformazione, i passaggi ultimi che derivano dai processi più recenti della dismissione industriale, con le dure conseguenze sociali e culturali che ne derivano e con lo sforzo di riqualificazione dei paesaggi e ridefinizione delle identità comunitarie nel contesto postindustriale delle aree alpine e prealpine analizzate”.
A conclusione della premiazione, è stato consegnato il Riconoscimento all’Amico Alpinista 2022 ad Attilio De Rovere. Assiduo frequentatore della montagna fin da bambino, il suo curriculum fa invidia, con tantissime vie nuove aperte e ascensioni con i più grandi nomi dell’alpinismo friulano.
Il prossimo appuntamento è per sabato 3 dicembre per la premiazione di Cortomontagna, concorso dedicato ai cortometraggi.
Leggimontagna e Cortomontagna sono organizzati dall’ASCA, Associazione delle Sezioni del CAI di Carnia – Canal del Ferro – Val Canale, in collaborazione con la Comunità di montagna della Carnia, il Consorzio BIM Tagliamento e con il contributo e la partnership di prestigiosi Enti e Istituzioni.
(in copertina il riconoscimento all’Amico alpinista 2022 Attilio De Rovere)