Legno-arredo, scatta anche in Fvg la consultazione sul rinnovo del contratto
Dopo l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale dell’industria del legno-arredo, raggiunta il 21 ottobre scorso, i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil stanno avviando anche in regione la tornata di assemblee nelle fabbriche per illustrare l’ipotesi di contratto, prima di sottoporla al voto finale dei lavoratori. Assemblee e consultazione che saranno organizzate, precisano i sindacati, di concerto con le aziende, applicando tutte le misure di prevenzione e sicurezza legate all’emergenza sanitaria in atto.
«L’accordo siglato due settimane fa – dichiarano i segretari regionali massimo Minen (Feneal-Uil), Luciano Bettin (Filca-Cisl) e Massimo Marega (Fillea-Cgil) – ha difeso la funzione centrale di tutela normativa e salariale affidata al contratto nazionale, respingendo la pretesa di gestione unilaterale degli orari e della flessibilità da parte delle imprese e ottenendo un incremento medio in busta paga di 67 euro, certo e non soggetto a verifica, superiore all’inflazione, che riguarderà a livello nazionale oltre 150mila addetti del settore. Sono stati inoltre conseguiti risultati positivi sui diritti dei lavoratori, come le maggiori integrazioni da parte aziendale dei congedi di paternità e maternità, aumenti delle maggiorazioni per i lavoratori turnisti, che non possono usufruire della pausa aggiuntiva di mezz’ora prevista per legge, e un maggiore coinvolgimento dei rappresentanti sindacali in materia di sicurezza anche per i lavoratori delle aziende in appalto. Ulteriori progressi sono stati ottenuti sul fronte del welfare, con un aumento della contribuzione ai fondi di settore a carico delle imprese e un maggior numero di assemblee retribuite. In questa maniera il contratto nazionale continua a essere lo fondamentale di governo dei processi retributivi e organizzativi, a tutela delle condizioni materiali di lavoro nel settore».