L’Epifania del Tallero a Gemona non dimentica il futuro dell’Ospedale San Michele
Con la rievocazione medioevale e il rito religioso della Santa Messa del Tallero Gemona è ancora il centro di un evento che valorizza storia e tradizioni tramandate da secoli e in cui la comunità civile e religiosa si ritrova unita per formulare gli auspici per il nuovo anno: rinnovare assieme l’adesione a valori comuni può aiutarci a affrontare al meglio le sfide che ci attendono per il 2019″.
Così l’assessore regionale alle Finanze e Patrimonio Barbara Zilli ha commentato l’importanza della rievocazione e della funzione religiosa a cui ha preso parte in rappresentanza dell’Amministrazione regionale nel duomo di Santa Maria Assunta di Gemona nella ricorrenza dell’Epifania.
Una cerimonia sempre molto partecipata dalla comunità che anche oggi ha assistito numerosa al corteo dei figuranti che ha accompagnato il sindaco dalla loggia comunale lungo via Bini e fino al duomo: nel corso della funzione tradizionalmente il primo cittadino offre all’arciprete il tallero d’argento, segno di concordia e della volontà di collaborazione tra i poteri temporale e spirituale.
A margine della funzione, fuori dal duomo, Zilli ha incontrato anche alcuni rappresentanti dei comitati in difesa dell’ospedale San Michele che avevano esposto uno striscione per ribadire l’appello al suo rilancio.
“È un impegno di questa giunta ridare dignità al nosocomio gemonese: un impegno che il governatore Fedriga si è assunto e che si concretizzerà proprio nel 2019 – ha assicurato l’assessore – dopo che l’amministrazione in questi primi mesi ha concluso la riforma della governance del sistema sanitario regionale; in accordo e di concerto con l’amministrazione comunale puntiamo a creare un polo di eccellenza non solo per il Gemonese ma anche per un territorio più ampio”.