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Lepre (Legambiente): «A Tolmezzo strade asfaltate senza rifare le strisce pedonali»

Riceviamo da Marco Lepre di Legambiente della Carnia e pubblichiamo.

Immagino che, per la maggior parte dei cittadini, il passaggio del Giro d’Italia nella propria regione presenti almeno due aspetti positivi: il rifacimento dei manti stradali lungo gli itinerari percorsi dai ciclisti (anche se tante vie che avrebbero più bisogno vengono in questo modo escluse!) e l’aria di festa che accompagna l’avvenimento (a Tolmezzo sono state addirittura chiuse le scuole, anche se il passaggio della Carovana non avveniva prima delle 15), con tutto il suo corollario di palloncini e fiocchi rosa, coccarde tricolori, bandierine e striscioni di saluto, esposti per l’occasione.

L’ingresso della Scuola dell’infanzia di via De Marchi

Bene, per quanto riguarda il primo aspetto devo purtroppo evidenziare uno spiacevole inconveniente, capitato nella località in cui vivo (Tolmezzo). Forse a causa di lavori eseguiti troppo in fretta, dopo la stesura del nuovo manto di asfalto la ditta incaricata di riverniciare la segnaletica orizzontale si è clamorosamente dimenticata di rifare le strisce pedonali in corrispondenza di due punti molto trafficati, in cui esse sono fondamentali: l’ingresso della Scuola Materna di via De Marchi e l’attraversamento di viale Aldo Moro per accedere alle Scuole Primarie di via Monte Festa e al percorso pedonale di via Rodari (nella foto di copertina, ndr). Penso di non essere stato il solo a notare la cosa e a preoccuparsi per l’incolumità dei bimbi e dei loro genitori, ma, tant’è: ad ormai una settimana dallo svolgimento della tappa nessuno è ancora intervenuto per rimediare.

L’altro dubbio che mi è venuto riguarda il destino che faranno, non solo nella mia cittadina, ma in tutti i luoghi attraversati dalla Carovana del Giro, i palloncini, le coccarde, le bandierine e i nastri rosa. Gli addetti dell’organizzazione o i volontari che li hanno distribuiti ai residenti passeranno anche a ritirarli? Qualcuno li rimuoverà o sono destinati a deteriorarsi sotto le intemperie e a disperdersi nell’ambiente? Certo, per una manifestazione che si fa vanto di essere “sostenibile”, sarebbe opportuno che questo materiale di plastica, se proprio si deve usare, venisse almeno riutilizzato più volte prima di finire, ben che vada, ad accrescere i nostri rifiuti. 

MARCO LEPRE
Legambiente della Carnia