Liberato dalla catena e portato in alta montagna il cervo “adottato” da Paluzza
E’ stato liberato e portato in alta montagna il cervo cresciuto a Casteons di Paluzza che nella giornata di lunedì era rimasto incatenato.
Secondo quanto ci aveva riportato un nostro lettore, per aiutarlo si erano mossi Forestali e i Vigili del fuoco, ma inizialmente i tentativi di liberarlo erano risultati vani .
Il cervo è un bene dello Stato, solo il veterinario di competenza se chiamato dalla Guardia forestale può sedare la bestiola e liberarla. L’animale dal giugno scorso viveva nei frutteti e nei giardini della frazione dell’alta Val del But, si lasciava accarezzare e giocava con i cani. Le sue corna però ora son grandi e purtroppo una catena con tanto di cartello di divieto di sosta gli si era attorcigliata attorno.
La povera bestiola era impaurita e infastidita. Le persone che abitualmente lo avvicinavano, avevano provato ad aiutarlo, ma lui non lo permetteva.
A Casteons moltissime persone erano in ansia e si sono appellate alle autorità competenti per trovare un rimedio immediato e quindi anche una sistemazione in luogo a lui consono.
L’animale, molto giovane, risente del prurito alle corna e cerca di grattarle ovunque, probabilmente proprio per questo la catena gli si era impigliata.
Che cattiva la cente anche da voi.
Non gli funzionana bene il cervello,
Si dovrebbe allegare anche loro così.