Dopo lo sbarco alle ex Weissenfels di Fusine, il Friuli si apre alle Kito Chain
Un territorio dove il saper fare rappresenta il vero vantaggio competitivo che si traduce in un manifatturiero di altissimo livello, con prodotti di ottima qualità capaci di competere tranquillamente nel mercato globale. Ed è grazie ad aspetti come questo che il Friuli Venezia Giulia diventa molto attrattivo per gli investitori esteri che poi decidono di venire a fare impresa nel nostro territorio.
È questa l’immagine che il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha tratteggiato quest’oggi a Udine nella sede di Confindustria a Yoshio Kito, Ceo di Kito Corporation, il colosso mondiale delle catene che di recente ha acquisito la Weissenfels di Fusine di Tarvisio. Oltre all’imprenditore nipponico, la delegazione era composta da Masatomo Sakairi, chief strategy officer di Kito corporation nonché Raffaele Fantinelli, amministratore delegato di Kito Chain Italia Srl.
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Il core business di Kito Chain è la produzione di catene per il sollevamento e trasporto di materiali. Ha 17 sedi in 13 Paesi e distribuisce il proprio prodotto in più di 50 nazioni. Di recente si è affacciata con la produzione anche in Italia con l’acquisto, nel 2016, della Weissenfels di Tarvisio. I suoi mercati di riferimento sono quello del Giappone (22,7 per cento delle vendite), il continente americano (30 per cento circa), Cina (13,3), Asia (9,5) ed Europa (3,3).
Il presidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, ha accolto gli ospiti ricordando che “Confindustria è la casa degli imprenditori” ed ha ripercorso la storia dell’Associazione, illustrandone la mission a supporto degli associati sul fronte della rappresentanza e dei servizi di consulenza alle imprese e l’articolazione nei diversi settori produttivi e merceologici, che spazia dalla manifattura ai servizi. Tonon ha affermato che “in Regione si è impostato un positivo percorso che ha posto al centro dell’agenda la questione industriale, l’attrattività degli investimenti e la crescita complessiva del sistema produttivo e della competitività del sistema territoriale”.
“In quest’ottica, l’investimento di Kito nel sito industriale dell’ex Weissenfels – ha ricordato Tonon – ci fa particolarmente piacere perché rappresenta un segnale incoraggiante per il territorio e pone le basi per l’auspicato rilancio di un’azienda importante,che è legata alla nostra Associazione anche nel nome del nostro past president, il cavaliere Carlo Melzi”.
Lo scopo principale del vertice svoltosi in Confindustria è stato quello di presentare all’imprenditore nipponico uno spaccato di ciò che può offrire il Friuli Venezia Giulia agli imprenditori esteri. A tal proposito, Bolzonello ha illustrato una serie di vantaggi competitivi che sono propri di questo territorio, “a partire dal sistema dei saperi, rappresentato dalle università, centri di ricerca e parchi tecnologici”.
Bolzonello ci ha tenuto poi a precisare che ciò che caratterizza maggiormente questa terra è il saper fare, “che si traduce in un manifatturiero di altissimo livello, con prodotti di ottima qualità capaci di competere tranquillamente nel mercato globale”.
Quindi sono stati evidenziati i principali settori merceologici per i quali il Friuli Venezia Giulia si distingue a livello nazionale ed internazionale, cui ha fatto seguito la descrizione delle principali infrastrutture logistiche che caratterizzano la nostra regione, a partire dal Porto di Trieste.
Ed è stato il sistema dei saperi offerto dal Friuli Venezia Giulia uno degli aspetti che ha colpito in modo particolare Yoshio Kito. L’imprenditore ha fatto sapere che l’azienda, in altri Paesi, ha già sviluppato molti progetti di collaborazione tra i propri ingegneri e realtà locali e che con il Friuli Venezia Giulia sarebbe interessato a sviluppare delle collaborazioni con le università e le scuole del territorio. Per questo motivo, Bolzonello ha evidenziato la disponibilità della Regione ad avviare questo tipo di rapporto attraverso un ruolo attivo di Confindustria Udine.
A conclusione dei lavori, Yoshio Kito ha avuto modo di incontrare anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani, la quale ha illustrato all’ospite nipponico alcuni degli aspetti caratteristici del Friuli Venezia Giulia.