L’opposizione di Buja: «Sul Tagliamento ambiguità inaccettabile della maggioranza»
«Una brutta pagina quella scritta dalla maggioranza bujese rispetto al tema del Tagliamento»: questo il commento dei consiglieri comunali di A Buja si può – Insieme – A Buje si pues, Giulia Mattiussi, Francesca Santi e Sandro Calligaro in riferimento alla bocciatura della mozione a difesa del Tagliamento, avvenuta nel corso dell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 18 dicembre.
«Quanto avvenuto ha dimostrato che per la maggioranza le logiche di partito contano più del territorio – dicono gli esponenti dell’opposizione -. Già da ottobre avevamo chiesto alla sindaca di portare in Consiglio il documento approvato all’unanimità dai suoi colleghi della Comunità collinare, di cui anche Buja fa parte. Si tratta di un atto con cui il territorio si è espresso contro il progetto della realizzazione della traversa sul medio corso del fiume Tagliamento: inizialmente approvato dai Consigli comunali di Dignano e Spilimbergo, è stato poi fatto proprio da tutte le Amministrazioni della Collinare, indipendentemente dal loro colore politico. A fronte del silenzio della nostra Amministrazione – proseguono nella ricostruzione Mattiussi, Santi e Calligaro -, abbiamo deciso di presentare noi questo documento in occasione del Consiglio comunale di novembre, ma la sindaca ha deciso di non inserirlo all’ordine del giorno».
«Invece – proseguono i consiglieri – prima di convocare la seduta del Consiglio di mercoledì scorso, la maggioranza ha presentato un’ulteriore mozione sul tema, riproponendo un testo già approvato dal Consiglio regionale da partiti di maggioranza e opposizione. Questo testo ha l’obiettivo di promuovere un‘audizione, da tenersi entro febbraio 2025 presso l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, di esperti e professionisti indicati dai Comuni, al fine di favorire la migliore comprensione delle soluzioni proposte per il Tagliamento. Noi fin da subito abbiamo dichiarato il nostro voto favorevole a tale documento. Allo stesso modo, però, ci è parso importante anche esprimere la forte posizione, espressa dal territorio collinare, di contrarietà a un’opera evidentemente impattante, pur con l’evidente necessità di individuare soluzioni che tengano conto anche delle esigenze di sicurezza del basso corso del Tagliamento. Ci sembrava scontato che entrambe le mozioni venissero approvate all’unanimità, a maggior ragione considerato il fatto che una delle due era già stata votata dalla Sindaca in sede di Collinare. Così non è stato: evidentemente la linea dettata dai partiti di maggioranza a Trieste è stata più forte ed è così che la mozione contro il progetto sulla traversa di Dignano, in cui si è riconosciuto il territorio collinare, ha incontrato il voto contrario della maggioranza bujese, pur con l’astensione della sindaca, dovuta alla contraddizione di non poter bocciare un documento che lei stessa aveva approvato presso la Comunità collinare poco più di due mesi fa».
«Il Comune di Buja – concludono Mattiussi, Santi e Calligaro – ha perso una grande occasione per dire la sua rispetto a un tema territoriale sentito e urgente, preferendo invece rispondere a diktat politici che hanno ben poco a che fare con la buona amministrazione».