L’orgoglio di Resia per la “Bandiera Verde” di Legambiente
Grande soddisfazione ed euforia in tutti i componenti il movimento ambientale “Io amo Resia con i fatti” per l’assegnazione dell’ambito riconoscimento “Bandiera verde” di Legambiente che, attraverso il progetto “Carovana delle Alpi”, ha assegnato ad 11 soggetti di tutto l’arco alpino altrettanti “Bandiere verdi” per pratiche innovative ed esperienze di qualità ambientale e culturale. I soggetti premiati operano nelle regioni che insistono sull’arco alpino e tra questi c’è anche la scuola I.S.I.S. “Fermo Solari” di Tolmezzo.
Il riconoscimento al movimento “Io amo Resia con i fatti” con la motivazione “Per l’esempio di volontariato attivo nella manutenzione del territorio“, è stato assegnato per il grande impegno di tanti volontari che hanno messo in campo, ormai da tre anni, per la manutenzione ed il mantenimento del territorio resiano. Un’opera meritoria, portata avanti in diverse occasioni anche con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, e che ha molto contribuito anche a far nascere in tutti i componenti la comunità resiana una sempre più corretta educazione ambientale, una filosofia di vita che ha molto migliorato il territorio.
Più volte si è parlato di miracolo ambientale in Val Resia grazie a questo movimento, sicuramente di questo si può parlare visti gli straordinari risultati ottenuti in questi tre anni di attività che hanno cambiato realmente la visione ambientale di tutta la Valle, una crescita che va condivisa anche con l’Amministrazione Provincia di Udine che da sempre ha creduto in questo progetto e che ora può vantarsi di avere contribuito allo sviluppo di questo format di approccio ambientale che sta suscitando interesse anche in altre comunità della regione.
Il lavoro portato avanti dal movimento si è incentrato soprattutto nel tenere in ordine i piccoli borghi della Valle attraverso ricorrenti interventi effettuati in comunità che hanno permesso di poter far godere, soprattutto ai residenti ma anche ai tanti emigranti che rientrano abitualmente in Valle oltre che ai tanti turisti, le bellezze naturali, ambientali e culturali di cui è ricca la comunità. Un secondo importante obiettivo riguarda i sentieri che, grazie appunto all’impegno del movimento sono stati manutentati, puliti e sfalciati oltre che perfettamente tabellati e che rappresentano una positiva potenzialità turistica che ormai fa parte delle proposte ambientali del territorio.
Di questo importante progetto dei sentieri, particolarmente interessanti sono le proposte escursionistiche dell’Associazione “ViviStolvizza” di Stolvizza, capofila del movimento “Io amo Resia con i fatti”, che ormai da ben quindici anni si sta impegnando per dare adeguate risposte alle richieste dei sempre più numerosi appassionati delle escursioni di montagna. Una risposta che sta dando soddisfazione all’associazione di Stolvizza, che con i suoi tracciati “Ta lipa pot”, “Il Sentiero di Matteo”, “Pusti Gost sulle tracce del passato”, “P4 della Grande Guerra” e “Stolvizza facile” è diventato un importante punto di riferimento per gli escursionisti della nostra Regione e non solo.
Ora il movimento che si sta preparando per ricevere la Bandiera Verde che sarà consegnato, presso la sede del Parco Regionale delle Prealpi Giulie, da Legambiente nel pomeriggio di sabato 24 settembre con una solenne cerimonia alla presenza delle autorità locali ma soprattutto dei tanti volontari che hanno concretamente contribuito all’assegnazione di questo importante riconoscimento.
Mi sembra di vivere fuori di Resia,perche loc.Gost e abbandonata,strada e un disastro.Anche se sono state fatte segnalazioni in comune.Per andare lavorare devo prendere la strada,non il sentiero…E le tasse pagiamo anche noi come tutti altri!
Anch’io ho la casa (di vacanza) a Gost e riesco ad andare e venire senza la minima difficoltà in qualunque stagione. La strada è pure illuminata per un tratto.
Forse chi scrive abita nelle ultimissime case vicine al sentiero per Tigo (meno di 600 metri di strada sterrata pianeggiante e percorribile con qualsiasi vettura dotata di modeste sospensioni…).
In generale c’è ordine e pulizia, salvo qualche campo lasciato incolto da proprietari che vivono lontano ( e che il Comune dovrebbe “sollecitare” ad una maggiore cura dei propri averi)
Siamo alle solite: tutto va male “a prescindere” se non si riesce ad attribuirsene il merito o a ricavarne un utile.