L’RSA tornerà a Tolmezzo con la gestione diretta dell’Azienda sanitaria
Tolmezzo e la Carnia riavranno tutti e 22 i posti di RSA, la residenza sanitaria assistenziale che al momento è stata temporaneamente collocata presso i locali dell’ospedale di Gemona in attesa che l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale trovasse la migliore soluzione per farsene carico dopo che, a causa di carenze di personale infermieristico che aveva trovato occupazione in posti liberatisi altrove, più vicini alle proprie residenze, l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona della Carnia “S. Luigi Scrosoppi” di Tolmezzo, aveva dovuto comunicare all’Asufc l’impossibilità a continuarne la presa in carico.
La soluzione alla vicenda che in queste settimane ha preoccupato il territorio, prevedrà la diretta gestione della RSA da parte dell’azienda sanitaria con proprio personale, presso la sede della Casa di riposo di Tolmezzo ed è stata condivisa col sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo dal vicepresidente della Giunta Regionale e assessore alla Salute Riccardo Riccardi, dal direttore dell’Asufc Denis Caporale e dal presidente dell’ambito sociale sanitario e sindaco di Cavazzo Gianni Borghi nel corso di una riunione tenutasi a questo scopo. L’alternativa era trovare alloggio presso i reparti dell’ospedale di Tolmezzo, ma ciò avrebbe comportato la saturazione degli unici posti liberi in reparto di Medicina e difficoltà gestionali.
Per l’attivazione della Rsa presso l’Asp serviranno delle assunzioni dedicate, l’azienda sanitaria dovrà dotarsi di personale che conta di reperire prossimamente con i nuovi laureati in scienze infermieristiche con l’obiettivo di riattivarla a regime i primi mesi del prossimo anno.
“L’Azienda sanitaria, attraverso quanto ha spiegato il direttore Caporale, gestirà l’RSA, tornando di fatto alla situazione prevista prima della convenzione del 2019 che assegnò la gestione in capo all’Asp. Siamo molto soddisfatti di questa soluzione, che garantirà un servizio, quello delle residenze per ospiti più critici o che hanno bisogno di specifiche cure, che riteniamo indispensabile per un territorio vasto come la montagna carnica e non solo – commenta il sindaco Brollo -. Perciò ringrazio l’assessore Riccardi e la direzione aziendale che si è fatta carico del problema per trovare una soluzione che restasse a vantaggio del territorio. Adesso assieme alla vicesindaco De Martino, che ha seguito con competenza e attenzione la vicenda, al presidente Cuzzi e al vice Zearo, che ringrazio al pari della direzione e del Cda dell’Asp Scrosoppi, accompagneremo il processo di riattivazione della nuova configurazione dell’Rsa, che dà un’importante risposta alle esigenze del territorio”.
Al contempo, spiega Brollo, assieme agli amministratori della montagna “va avviato un ragionamento complessivo che da un lato coinvolga il futuro delle case di riposo in montagna, che patiscono le difficoltà di reperimento di personale e la conseguente difficoltà di mantenimento dei servizi di qualità, dall’altro che attivi tutte le forze del territorio, a partire dai sindacati, per un patto culturale e lavorativo, che ovvi al problema della fatica a trovare professionisti sanitari in Carnia o disposti a lavorare in montagna”.
Su questo come su altri temi della salute e del sociale Brollo e Borghi hanno raccolto la disponibilità dell’assessore Riccardi a partecipare ad un prossimo incontro con i sindaci e amministratori della Carnia.