L’Uti della Carnia vuole disciplinare i transiti sulle strade forestali, con riferimento particolare alle motocavalcate
Disciplinare i transiti sulle strade forestali, in particolare quelli relativi alle manifestazioni motoristiche, per l’elevata concentrazione di mezzi su tracciati piuttosto estesi, contemperando l’esigenza di tutela della risorsa boschiva.
Ha questo intento l’ordine del giorno approvato dall’assemblea dei sindaci dell’Uti della Carnia che chiedono anche alla Regione di adottare un apposito regolamento prevedendo, per alcune strade forestali, la possibilità di istituire un pedaggio e utilizzare i proventi per la manutenzione della viabilità.
In riferimento alle motocavalcate, proprio per l’articolazione dei percorsi su più Comuni, l’assemblea ritiene indispensabile un confronto tra le amministrazioni locali, sul cui territorio insistono le gare, e gli uffici dell’Uti, competente per il rilascio delle autorizzazioni, per valutare insieme l’effettiva percorribilità e sostenibilità delle manifestazioni medesime.
La necessità, molto sentita dagli amministratori, è quella di fare in modo che, in generale, la circolazione sulle strade forestali non comporti depauperamento, danno o minaccia a specie selvatiche (animali o vegetali), ad ecosistemi e habitat esistenti, nonché all’esercizio di varie attività e alla fruizione del territorio.
La nuova regolamentazione dei passaggi, infatti, deve tener conto degli obiettivi di mantenimento e miglioramento della funzione protettiva del bosco garantendo così anche la difesa idrogeologica del territorio, di conservazione e manutenzione delle strade in buono stato di utilizzo e di valorizzazione della funzione culturale e turistico-ricreativa legata alla fruizione degli ecosistemi forestali e montani da parte dell’uomo. Cautele maggiori – da qui la necessità di interfacciarsi con i Comuni (quattro, in media, gli eventi organizzati in Carnia) – richiedono le manifestazioni motoristiche anche alla luce delle condizioni critiche in cui versano boschi e rete sentieristica comprensoriale dopo il maltempo di fine ottobre e l’esigenza di ingenti investimenti (è stato proclamato lo stato di emergenza nazionale) per il ripristino della viabilità forestale, l’estrazione del legname schiantato e la valorizzazione degli itinerari escursionistici di importanza strategica per sostenere il turismo sostenibile in quest’area.
L’intento, dunque, è quello di verificare, insieme ai Comuni, i vari tracciati delle corse (le associazioni organizzatrici possono già prendere contatto con l’Uti) e adottare i provvedimenti conseguenti tenuto conto delle varie esigenze e della tutela ambientale.