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Mab Unesco Tagliamento, per l’assessore Scoccimarro non ci saranno nuovi vincoli

“Se la candidatura del Tagliamento verrà riconosciuta all’interno del progetto Mab Unesco, ciò non comporterà ulteriori vincoli per il territorio rispetto a quelli già esistenti lungo l’asta del fiume che attraversa il Friuli Venezia Giulia”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro nel corso della videoconferenza alla quale hanno partecipato gli stakeholders del programma “Man and the biosphere” dedicato al Tagliamento. Il progetto scientifico intergovernativo Mab è stato avviato dall’Unesco nel 1971 per promuovere, su base scientifica, un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile. Il programma è il secondo al mondo per il numero di riconoscimenti, 714 in tutto di cui 19 in Italia; tra questi ultimi, due sono già attivi in Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda il Mab Tagliamento, saranno coinvolti in totale 41 comuni di cui 38 del Friuli Venezia Giulia e 3 del Veneto.

Nel suo intervento l’assessore Scoccimarro ha compiuto una cronistoria, ricordando che la Regione aveva già avviato nel 2017 un simile protocollo d’intesa con il Wwf nell’ambito del “European Alpine Programme”. “L’attività – ha detto l’esponente dell’esecutivo – è stata condotta solo in parte a seguito di una serie di ragioni tra cui la riorganizzazione interna dell’organizzazione mondiale per la conservazione della natura. Tuttavia il lavoro già svolto non andrà perso perché tornerà utile per la presentazione della candidatura del Tagliamento a riserva della biosfera Mab Unesco”.

“Il percorso – ha aggiunto Scoccimarro – prevede in prima istanza l’inoltro della richiesta al ministero per la Transizione ecologica, che è prodromica all’avvio delle attività necessarie alla predisposizione del dossier per la formalizzazione della candidatura del Tagliamento. Da parte nostra ciò è stato formalizzato il 4 settembre del 2020. Le Linee guida adottate dal Comitato tecnico nazionale del MAB, in forza presso il Ministero, prevedono una tempistica non inferiore a due anni per l’acquisizione delle informazioni e lo svolgimento delle attività che diventeranno oggetto della valutazione finale della proposta di candidatura”.

L’assessore regionale ha ricordato poi alcuni passaggi già compiuti nonché uno degli elementi ritenuti di fondamentale importanza se il programma verrà accolto. “Ho già interloquito con il Wwf – ha detto Scoccimarro – per modificare il Protocollo d’Intesa sottoscritto nell’ottobre del 2017, adeguandolo alle nostre nuove esigenze oltre che al nuovo assetto della stessa organizzazione. La settimana scorsa ho inoltre parlato con il mio omologo della Regione Veneto per mettere a fuoco tutti gli aspetti di comune interesse e per lo sviluppo di possibili sinergie. Infine – ha inteso sottolineare con forza l’assessore regionale – l’eventuale riconoscimento del Tagliamento a Riserva della Biosfera non comporterà ulteriori vincoli per il territorio rispetto quelli già esistenti”.