Una malga rischia di rovinare i rapporti fra Valcanale e il comune carinziano di Feistritz
Un accordo non scritto che dura da quasi un secolo e che la burocrazia regionale sta per cancellare. A sollevare la questione è il leghista Stefano Mazzolini, a cui hanno segnalato il rischio che una delle malghe del monte Osternig, sopra Ugovizza, possa cambiare gestione.
“Si tratta di una porzione di terra rimasta in territorio austriaco – spiega Mazzolini – ma che dopo la fine della Prima Guerra Mondiale è diventata, di fatto, italiana. Una malga da sempre gestita dai pastori del comune di Feistritz e che è raggiungibile solo dal versante austriaco. Un tacito accordo tra due territori confinanti durato per quasi un secolo, che però ora rischia di essere vanificato”.
Mazzolini ha ricevuto il sindaco di Feistritz, preoccupato per la situazione venutasi a creare. In pratica la Regione ha messo a gara la gestione della malga e l’affidamento è stato dato a un’azienda agricola di Budoia di Pordenone. “Al di là dell’aspetto economico della questione – sottolinea Mazzolini – la Regione sta passando sopra ad accordi di amicizia internazionali, senza rendersi conto delle conseguenze. Perché la malga è raggiungibile solo dal versante carinziano e i proprietari dei terreni austriaci non hanno alcuna intenzione di far transitare i mezzi dei nuovi affittuari. Inoltre, questo appezzamento di terra non è recintato: come pensa la Regione di far rispettare i confini ai capi di bestiame?”.
A questo punto Mazzolini chiede la convocazione urgente di un tavolo congiunto tra vecchi e nuovi affittuari, Regione e Comune di Faistritz per trovare una soluzione congiunta e scongiurare la rottura di rapporti secolari di buon vicinato. “Ci sono questioni che devono prescindere dagli aspetti economici o burocratici. Qui in montagna, con i nostri vicini carinziani, siamo abituati così”.