Maltempo, l’europarlamentare Isabella De Monte (Pd): “A disposizione per reperire fondi Ue”
“Sto verificando ogni possibilità di finanziamento europeo per sostenere le zone flagellate dal maltempo in Friuli Venezia Giulia. Le opportunità sono diverse, e mi metto a disposizione perché credo sia fondamentale un lavoro congiunto per ottenere il massimo aiuto dall’Ue”.
Lo afferma l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, che ieri, accompagnata dagli amministratori locali, ha visitato i tre comuni carnici di Paluzza (nella foto di copertina con l’assessore Luca Scrignaro), Comeglians e Ovaro, tra le zone maggiormente colpite dalla recente ondata di maltempo, per seguire le operazioni di messa in sicurezza e recupero di infrastrutture e immobili.
“Sono orgogliosa di appartenere a una terra che, anche se profondamente ferita, ha dimostrato ancora una volta di sapersi sempre rialzare con fierezza. Da donna di montagna, e da amministratrice locale in un paese di montagna, ho vissuto in prima persona le conseguenze delle due alluvioni del 1996 e del 2003, e conosco il lavoro enorme e difficile da affrontare. C’è bisogno di grande organizzazione e del contributo di tutti: a tale proposito credo che coinvolgere i sindaci che furono in prima linea nel 2003, che hanno una grande esperienza, potrebbe essere molto utile. Per quanto mi riguarda – continua De Monte, ex sindaco di Pontebba –. Mi metto a disposizione per dare un contributo alla mia regione nel lavoro di ricerca e reperimento di finanziamenti europei, in considerazione del mio impegno all’interno delle sedi europee. Esiste il fondo di solidarietà europeo, ma – aggiunge De Monte – ci sono anche finanziamenti di più ampio respiro e con finalità diverse, come ad esempio il programma Life per l’ambiente e il turismo, che sarebbero di grande aiuto per la nostra montagna in questo momento”.
“Il lavoro che è stato realizzato in queste settimane – conclude De Monte – grazie anche alla caparbietà e alla forza di volontà di chi ama e vive in montagna, è straordinario e lascia senza parole. A queste persone, e a tutti coloro che hanno operato e lavorano ancora per far ripartire queste zone, va il mio più sentito ringraziamento e la mia profonda stima”.