E’ arrivato ieri il nullaosta per la sepoltura di Michele Fedele, il 41enne scialpinista di Ovaro travolto da una valanga nel comprensorio del Canin a Sella Nevea. La famiglia ha quindi potuto fissare il funerale che si terrà oggi, venerdì 10 febbraio, alle ore 14.30 nella chiesa di Ovaro.
Il feretro giungerà in val Degano da Udine; proprio nel capoluogo friulano la salma è stata esposta presso la camere ardente dal pomeriggio di ieri.
Continuano nel frattempo i suoi ricordi e i messaggi di cordoglio sui social dove in molti stanno postando foto e immagini dei momenti trascorsi assieme. Il suo profilo Facebook, inoltre, da martedì è stato modificato ed ora si chiama “in memoria di Michele Fedele”.
IL RICORDO DEGLI AMICI
Adamello Ski-Raid, Tour du Rutor, Tour du Gran Paradis, tutte le classiche dello skiapl nazionale, l’ascensione alla Creta di collina, numerose granfondo del MTB e ciclismo su strada. Sono alcune delle grandi imprese sulle quali Michele Fedele aveva messo la sua firma. Quest’anno il suo obiettivo era il “Trofeo Mezzalama” ma quella maledetta valanga che lo ha travolto sabato scorso glie l’ha negato. “Plui allenament! Plui dislivel!” era il suo motto ed ora a portarlo avanti rimarranno i suoi amici e compagni di avventure che oggi pomeriggio, dalle 14.30 lo saluteranno per l’ultima volta nella chiesa della Santissima Trinità di Ovaro, a pochi passi dalla natia frazione di Chialina, tra quei prati dove da bambino iniziò a compiere le prime sciate, una passione trasmessa dal papà Ermanno, oggi ultra-ottantenne, ancora praticante. Michele si è dedicato anche ai motori, buon motociclista nonché assistente del “team corse Di Vora Gemona” con il quale ha frequentato diversi circuiti europei. “Per non far preoccupare troppo mamma Licia li sostituì col passare degli anni” svelano ancora gli amici, bici e scialpinismo presero il loro posto, praticati nel tempo libero lui che di lavoro faceva il serramentista. “Era un vero esperto dalla maniacale attenzione ai materiali e alla sicurezza”. Michele aveva un carisma innato, “unico nel riuscire a coinvolgere ed unire le compagnie in indimenticabili feste. Cantante, ballerino e ottimo latin lover” racconta con il nodo alla gola chi con lui è cresciuto. “Generoso e d’animo nobile” è stato donatore di sangue e anche in questo doloroso epilogo lo ha confermato donando i suoi organi. Il suo grande carisma lascerà un vuoto incolmabile in tutti quelli che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerlo: “Mandi Fedel, grant campion di sport e di vite”
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